Vi è mai capitato di sentirvi inglobati in qualcosa che
imbriglia la mente?
Di sentirvi insofferenti pensando a quel
"qualcosa", di rigirarvi tra le lenzuola in un sonno agitato
pensandoci, e di vivere in paranoia perché tutto ciò che è fatto al di fuori di
quello è tempo perso?
Un angolo virtuale letterario nasce con l'esigenza di
sentirsi parte di un universo, (la blogosfera), composto da tanti pianeti, (i blog) che interagiscono (solo) tra
loro grazie ad una passione che li lega, i libri.
Per quasi due anni ho guidato uno di quei pianeti, l'ho
modellato a mia immagine e somiglianza con gioia e fatica, l'ho curato con devozione e cresciuto come un rifugio
in cui tornare e sentirmi bene.
Gli ho dedicato tanto, tanto tempo. Forse troppo, (le mie lunghe giornate in fabbrica non hanno aiutato), togliendo
attenzione agli affetti e alle passioni.
In questo periodo da blogger ogni momento, anche al di fuori
della sfera letteraria è stato vissuto in funzione del blog che si è tramutato in un lavoro a tempo pieno con tanto di straordinari.
Ho scordato che si legge per amore e non per scrivere un post, ho smesso di scegliere in base
alle mie esigenze, le parole hanno smesso di arrivare fluide alla tastiera,
tutto è diventato macchinoso e sofferente.
Ho disimparato cosa vuol dire lasciarsi trasportare dalle
emozioni, dai dettagli e ho messo le esperienze in secondo piano.
È stato facile incassellare questo stato d'animo una volta
individuato con chiarezza, una "dipendenza" dalla quale ho bisogno di prendere
le distanze.
Desidero governare la mia mente, sentirla libera, non avere vincoli, essere di nuovo padrona del mio (pochissimo) tempo e dedicarlo a ciò che di
concreto abita la mia quotidianità.
Ora come ora ho un grosso limite, non so gestire questo universo.
Il mio è solo un arrivederci sui miei blog preferiti e su
quelli bellissimi scovati ultimamente.
Saranno visite sotto una nuova veste, quella di una lettrice
pura, onesta e rispettosa del lavoro altrui.
Non smetterò di parlare di libri, semplicemente utilizzerò
vie di comunicazione più dirette, i social network sono un ottima base per
condividere senza sentirsi obbligati e oppressi dal dover per forza postare,
aggiornare, scrivere, emergere, e continuando a comunicare privatamente con le
persone che stimo, conosciute grazie alla lettura.
Se sarà una pausa breve, lunga, temporanea o definitiva, un
periodo di aspettativa o di ferie, non mi è possibile stabilirlo oggi, si
vedrà, nel frattempo vivo, e non più di solo virtuale.
Questo è quanto, sono felice e serena della mia decisione.
Buona #letturainlibertà a tutti.