
Massimo Carlotto è noto ai più per il caso giudiziario che l'ha visto protagonista negli anni settanta e forse qualche pregiudizio è lecito, ammetto la mia superficialità, ma anche di essermi ricreduta su tutta la linea, quest'uomo stupisce con effetti speciali, spazza via il suo turbolento passato per lasciare spazio ad una carriera ricchissima e determinante.
Non conoscendo altri lavori dell'autore, ho letto il suo ultimo libro incuriosita dal fatto che Il turista è per lui il primo thriller, che senza infamia e senza lode ha occupato qualche ora del mio tempo libero.
Così su due piedi vi dico che il libro non mi ha entusiasmata, perché avendolo etichettato come thriller e avendone io letti abbastanza, mi aspettavo un certo tipo di lettura...ma non avevo ancora conosciuto Massimo.
Massimo Carlotto, padovano, anno 1956 è solo: uno scrittore, drammaturgo, giornalista, saggista,
fumettista e sceneggiatore, (scusate se è poco), una trentina di libri negli ultimi quindici anni.
Noi siamo davvero in tanti ad attenderlo, la libreria è gremita, numerosi gli ammiratori.
Puntualissimo ci raggiunge con il suo editor Stefano Izzo, abile mediatore dalle imbeccate azzeccate e piacevole da ascoltare.
Massimo è un uomo criptico dallo sguardo di ghiaccio, penetrante, un pò inquietante oserei dire, ma basta un istante e tutti pendiamo dalle sue labbra, è un oratore straordinario, un uomo colto, informato e interessante, simpatico e decisamente affascinante.
Ha parlato di criminalità, di modus operandi, di psicopatici criminali consapevoli di esserlo, il loro ruolo nella società, nella quotidianità, le verità che le alte cariche non dicono e che possiamo leggere tra le righe di storie enigmatiche, tenebrose e fuorvianti, narrate da uomini di giustizia che si servono del genere noir per raccontarle, che io amo e di cui Carlotto è un promotore.
Abel Cartagena è il turista, lo psicopatico criminale consapevole di esserlo, quello che non si nasconde dietro abusi subiti in tenera età, soprusi o mancanze, ma che con scaltrezza cela la sua vera indole dietro ad una moglie, ad un'amante e ad un lavoro che gli permette di viaggiare in diverse città d'arte e cacciare le sue vittime indisturbato, lasciarsi attrarre dalle borse, le vere protagoniste dell'appagamento che segue l'uccisione e il rituale intimo con gli oggetti appartenuti alle vittime.


Non posso affermare di avere cambiato idea sulle mie impressioni post lettura, ma ciò che mi è balenato alla mente ascoltandolo, è il pensiero che forse il suo modo di impostare la narrazione possa essere una rivoluzione per quanto riguarda il genere, come lo è stato per il giallo, sfociato poi nel noir, quindi visto che ci sarà un seguito, perché non concedergli una seconda possibilità?
La sera della presentazione i volumi dell'autore, anche quelli datati sono andati a ruba, io e la mia accompagnatrice, mamma Susanna, stregate dalla verve di Massimo, abbiamo ordinato tre opere, tra cui il suo esordio.
L'incontro con Massimo Carlotto è stato illuminante e inaspettato, un uomo che è stata una vera sorpresa, che spero di rincontrare, magari in quel di Padova, città meravigliosa.
Ringrazio le mie compagne di "banco" Ida e Giordana, lettrici essenziali in un luogo come la Libreria Volante, dove gli incontri sono propizi e magici, che hanno tutta l'aria di poter durare.
Lettori, chi di voi conosce Massimo Carlotto? Aspetto opinioni e curiosità. Buon fine settimana.
Massimo Carlotto è uno degli scrittori che amo di più, mai banale, mai superficiale e sempre alla ricerca della realtà e nei suo scritti non trovi situazioni irrazionali. Quando consiglio questo autore a chi non lo conosce o a chi non ama il suo genere, tutti concordano sul fatto che sia uno scrittore da 10 e lode. Ciao
RispondiEliminaGli incontri in libreria con i nostri amati autori sono momenti indimenticabili! Vorrei tanto che quelle serate non finissero mai, ma mi accontento del bagaglio di emozioni e del libro come ricordo di incontri "speciali" da conservare nel cuore!
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