lunedì 6 luglio 2015

Le mie recensioni #6 "Quando meno te lo aspetti" di Chiara Moscardelli

Buongiorno lettori! Oggi sono in ritardo sulla tabella di marcia, ma sono rientrata tardissimo ieri sera, dopo un caldo weekend a Jesolo, ma oggi ci tengo a salutarvi con la recensione del libro che mi ha accompagnata in questa mini vacanza, e dal quale sinceramente mi aspettavo molto di più.
 Del resto si sa, anche noi lettori compulsivi corriamo i nostri rischi ( delusione letteraria ), anche se comodamente seduti, ma bando alle ciance, ecco la recensione di "Quando meno te lo aspetti" di Chiara Moscardelli.
 
Titolo: Quando meno te lo aspetti
Autore: Chiara Moscardelli
Casa Editrice: Giunti Editore
Pagine: 272
Data di pubblicazione: 10 giugno 2015
Prezzo: 14€
Sinossi: Quando meno te lo aspetti è l’ultimo romanzo di Chiara Moscardelli.
Penelope Stregatti, barese, con una nonna cartomante, ha trentasei anni, una laurea, due master in giornalismo e parla cinque lingue. Dei sogni che aveva però non ne ha realizzato neanche uno. Lavora come addetta stampa in una multinazionale di pannolini, la Pimpax Spa, e nel tempo libero scrive test e oroscopi sessuali per «Girl Power», un settimanale femminile. Trova il tuo punto G, sei una vaginale o una clitoridea?
Sogna il grande amore, quello con la A maiuscola, ma incrocia solo uomini in cerca di sesso con la esse minuscola. Con i suoi amici Federico, lo sceneggiatore, Letizia, l’avvocato, e Bianca, l’antiquaria, trascorre le giornate sperando che prima o poi qualcosa di speciale possa accadere. E quando investe con la bicicletta Alberto Ristori, rompendogli una gamba, capisce subito che questo qualcosa è arrivato. Un mese dopo alla Pimpax Spa si presenta un consulente incaricato della ristrutturazione: Riccardo Galanti. Ma Penelope lo riconosce, è Alberto Ristori. Perché si fa chiamare in un altro modo? Perché dice di non averla mai incontrata prima? Chi è veramente quest’uomo così carismatico? Penelope ha paura di lui ma ne è attratta, e quando arriva il momento di decidere se buttarsi o no, lei non si tira indietro, perché la vita è un’avventura e tutto può succedere, quando meno te lo aspetti.
 
Il pensiero di Cuore
Ho letto questo libro attirata dal palloncino rosso in copertina e letta la citazione di nonna Berta stampata nella quarta di copertina, non ho avuto dubbi e ho acquistato il libro fiduciosa che avrei affrontato una lettura piacevole ed estiva...ok essere leggeri, ma tutto ha un limite.
Se dovessi descrivere questo romanzo con un aggettivo, il primo che mi viene in mente è: banale.
Penelope Stregatti è una quasi quarantenne con una laurea e due master in giornalismo che parla cinque lingue. E cosa fa la nostra protagonista?
Invece di distinguersi per gli studi fatti e il dono della scrittura, lavora in un'azienda che produce assorbenti e scrive test sul sesso per una rivista femminile.
La sua insicurezza e la sua scarsa autostima mi hanno resa insofferente, perché ci può stare che Penelope non sia un sex symbol, poco curata e sia pure parecchio imbranata (ogni volta che si muove rompe qualcosa!) e questo la renda sfiduciata ed esitante, ma che una persona con queste capacità non provi mai nemmeno una volta a mettersi in gioco, anche fallendo, io proprio non lo capisco e mi sa di forzatura.
Questo non bastava alla povera Penelope, ci si dovevano mettere pure gli uomini...mai nemmeno l'ombra del sesso forte nella sua vita. Anche in questo caso  insicura e timorosa e scusate ma a me questa persona mi ha annoiata terribilmente.
Possibile che una donna di trentasei anni con il sogno di fare la giornalista non ci abbia mai nemmeno provato a sfondare???
Ed ecco che entra in scena "Alberto Ristori", il conte di Rivombrosa, per il quale lei ha una cotta, ma che in realtà è Riccardo Galanti, che una Penelope un po' sbronza investe mentre pedala barcollante cercando di rientrare a casa, dopo l'ennesima serata deludente, rompendogli una gamba.
Non vi svelo come lo pseudo-conte lascerà il segno nella vita di Penelope, tanto è talmente scontato che dopo poche pagine si intuisce il suo ruolo e come andrà a finire la storia.
L'autrice dallo stile scorrevole, utilizza l'ironia per condire una trama che altrimenti risulterebbe insipida, ma non aspettatevi di ridere a crepapelle, perché non succederà, qualche timido sorriso, nulla di più.
Situazioni improbabili da film comico, hanno reso ancor più forzata la trama, senza soddisfarmi, anzi mi hanno resa ancor più astiosa nei confronti della protagonista, che alla fine avrei voluto davvero scrollare per vedere di svegliarla dal torpore, che nel finale scontatissimo, fortunatamente trova chi lo fa al posto mio.
Che dire, una lettura da spiaggia, che io s-consiglio vivamente!
Cuore insoddisfatto
 
Appunti nel cuore: Nonna Berta è colei che ho apprezzato in questo romanzo, la nonna barese e cartomante che con le sue perle di saggezza in dialetto da un pizzico di brio al racconto.
 
Nota negativa: Il particolare del conte Ristori mi ha davvero infastidita, l'ho trovato troppo adolescenziale,  fuori luogo per una donna così adulta, che per amor del cielo, un paragone ci sta, chi non ne fa, ma affiancare per tutto il romanzo il nome che è stato dato al protagonista maschile a quello del conte, mi ha annoiata già alla prima volta, figuriamoci dopo 272 pagine!
 
Dillo con un fiore: Il Ciclamino nel linguaggio dei fiori significa scarsa fiducia in sé stessi, e credo che nessun altro fiore si addica di più alla personalità della noiosissima Penelope.




E con questo è tutto, se passate di qui, fatemi sapere cosa ne pensate di questo libro, se l'avete letto o se è nelle lista delle vostre letture estive, sarò felicissima di rispondervi!
 




11 commenti:

  1. Pensavo di inserirlo fra i libri da leggere....

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  2. Ahahahah...ok, palloncino rosso a parte, io un libro del genere non lo avrei mai comprato! E dopo la tua recensione me ne terrò ancor più alla larga! Il conte Ristori? Oddio, non riesco a smettere di ridere!

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    1. Io se dovessi incontrarlo sulla mia strada, ora come ora, lo investo con la macchina!

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  3. Mi fido del tuo parere, leggo che si salva solo nonna Berta :)

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    1. Grazie Aquila! Si la nonna è mitica, ma un solo personaggio non basta a fare un buon libro :-)

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  4. Ahi! Uno sconsiglio! Allora è un no per me! ;)

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