venerdì 17 luglio 2015

Le mie recensioni #8. "Shining" di Stephen King

Buongiorno lettori e buon venerdì 17...gli scaramantici lo reputano un giorno sfortunato e io un po' lo sono, quindi ho deciso di correre al riparo e distrarmi con la recensione di un libro "terrificante", una delle opere meglio riuscite di Stephen King, il re dell'orrore, al quale ho dedicato una rubrica curiosa che potete trovare qui.
 
Scheda del libro
Titolo: Shining
Autore: Stephen King
Casa Editrice: Bompiani collana grandi tascabili
Data di pubblicazione: 28 gennaio 1977
Pagine: 592
Prezzo: 13 €
Sinossi: L'Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d'inverno quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all'Overlook ed è allora che le forze del male si scatenano. Dinanzi a Danny, che è dotato di potere extrasensoriale, lo shine, si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell'albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima.
Il pensiero di Cuore
L'Overlook è un grande albergo situato sulle montagne del Colorado, una costruzione datata ma di lusso, che ospita personaggi in vista e che per la sua posizione, resta disabitato e completamente isolato nei mesi invernali.
Jack Torrance, ex professore universitario, ex alcolista, attraversa un periodo di crisi economica, dopo aver perso il lavoro.
Gli viene offerta un'occasione da non perdere, per rimettersi in carreggiata, per raccimolare un bel gruzzolo e provvedere nuovamente alla sua famiglia.
Jack non ci pensa due volte, e accetta di recarsi con la moglie Wendy e il figlio Danny, sulle montagne, all'Overlook, come custode d'inverno, consapevole del fatto che la neve li isolerà dal resto del mondo.
L'Overlook è solo all'apparenza un normalissimo hotel di lusso, che in realtà nasconde verità mai svelate e omicidi avvenuti nel passato, ospita anime maligne che non vogliono passare oltre.
Danny, ha cinque anni e non è un bambino come gli altri, legge nel pensiero, fa sogni premonitori e ha lampi precognitivi: sarà lui a rendersi conto del male che imperversa tra quelle mura, a capire che suo padre Jack è soggiogato dagli spiriti e sono loro a costringerlo a commettere orrori di ogni genere.
Riuscirà Danny, nonostante l'isolamento e la tenera età, a sconfiggere le oscure presenze?
Stephen King è una potenza narrativa indiscutibile, ciò che è in grado di creare nella mente del lettore è terrore allo stato puro, non da tregua, ed anche i più coraggiosi , nella luce soffusa di casa quando cala la sera, saranno costretti a guardarsi le spalle.
Lo stile è ricco e scorrevole, la suspense va alle stelle, le pagine scorrono via veloci con l'impazienza di sapere se il piccolo Danny riuscirà a risolvere la situazione, nulla è lasciato al caso, King definisce tutto nei minimi dettagli, una famiglia come tante con problemi comuni, avvenimenti improbabili che si intrecciano in una trama da brivido, dove ciò che sembra impossibile diventa reale, e il finale diventa chiaro al lettore, solo quando l'autore decide che è arrivato il momento.
Nonostante questo sia un libro datato, resta tuttora un capolavoro, un'opera che sopravviverà nel tempo come una vecchia canzone.
 
Batticuore

Appunti nel cuore: Halloran è un personaggio che ho adorato, il cuoco di colore dell'Overlook, grande e grosso, dalla risata contagiosa e dai poteri paranormali.
L'intenso profumo di agrumi lo mette in guardia dal crearsi di situazioni inverosimili, vede l'aura di chi la possiede, come Danny, legge nella mente delle persone anche da grandi distanze.
Un personaggio che infonde fiducia e da sicurezza, ho intuito da subito il suo ruolo, ma nonostante questo la trama non è stata intaccata, ma resa ancor più eletrizzante nell'attesa dei risvolti finali.

Nota negativa: impossibile per una fifona come me che ha paura del buio, leggere di sera senza avere qualcuno accanto.

Dillo con un fiore: Il Convolvolo o Bella di giorno, nel linguaggio dei fiori significa tenebra, che si addice perfettamente all'atmosfera da brivido e all'oscurità totale che il lettore avverte nelle descrizioni magistrali dell'autore.


 

 
 
 
 
 


6 commenti:

  1. Ottima scelta! "Shining" è tra i romanzi del Re che adoro. Cinque cuoricini tutti meritati e complimenti per la bella recensione. Un caro saluto :)

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  2. Letto tanti anni fa, e adorato. Non a caso detesto il film, che sarà sì di Kubrick, ma è altro. Deforma tutto il senso della storia. Complimenti per la recensione.

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    1. Grazie mille, detto da te che scrivi da Dio mi fa tanto piacere. Il film? Non lo guardo, troppo bello il libro.

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  3. letto e amato anche io. Quasi non ci son parole per descriverlo. Bellissima recensione, dritta al punto! :)

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