venerdì 3 giugno 2016

BlogTour #3 Fotografie in Re Maggiore" di Claudia Bresolin *3° Tappa Estratto*

Buongiorno lettori e buon venerdì! Sarete riposati vista la festa di ieri e fortunelli se siete riusciti a fare il "ponte". Io sono felicemente a casa oggi e ospito con grande piacere il blogtour dedicato al romanzo d'esordio di Claudia Bresolin, che ringrazio molto per aver scelto il mio angoletto virtuale per presentare un estratto del suo romanzo, Fotografie in Re Maggiore, la storia di due donne diametralmente opposte, che condividono la quotidianità e uno dei valori più belli e importanti per un essere umano: l'amicizia. Lo stile narrativo di Claudia è piacevole, semplice e delicato, attento ai particolari, alterna attimi di ilarità a momenti di riflessione, quindi che aspettate?

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IL ROMANZO

Fotografie in Re Maggiore - Claudia Bresolin
Lettere Animate Editore - 2 marzo 2016
Pagine 415 - Prezzo 1,49 €

Link d’acquisto:

Gratuito durante il Blogtour
Trama: Cos’è la felicità? È questo che si chiedono Elisa e Livia. Due giovani donne che condividono una profonda amicizia. Due anime perfettamente in sintonia, eppure agli antipodi.
Livia è una ragazza a cui non interessa il “tutti vissero felici e contenti”. La felicità è un istante perfetto che dura quanto lo scatto di una fotografia. Le giornate di Livia trascorrono movimentate tra gli incontri semplici e appassionati con Mattia... e tra quelli irrinunciabili con Leo, un uomo ermetico che comunica con la sua musica, con i suoi gesti.
Elisa è è una fanciulla da romanzo inglese dell’Ottocento, ma nata nel secolo sbagliato. È una cantante classica che ricerca la poesia nella quotidianità. La sua vita scorre tra un lavoro in nero in un negozio di musica e la storia con Andrea; il grande amore, non quello delle fiabe, ma quello fatto di lacrime, baci, sorrisi e incomprensioni. Elisa vuole raggiungere una felicità pura, perfetta; è annoiata delle sue giornate ripetitive... fino a quando inizia la sua odissea alla ricerca di un nuovo impiego e di maggiore stabilità nel rapporto con Andrea.
Tra le strade di Roma le voci di Elisa e Livia s’intrecciano, alternandosi e raccontandosi  in un continuo confronto a due con la realtà.

Biografia
Claudia Bresolin è nata a Roma nel 1984. È laureata in Dams e in Linguistica e letteratura italiana. Durante un periodo di studio in Spagna ha incontrato il suo compagno, un fiammingo di Bruges. Nel 2007 si trasferisce in Belgio, dove oggi vive con la sua piccola famiglia italo-belga e dove insegna lingua italiana.
Da sempre ama raccontare storie, attraverso la scrittura, ma anche con dipinti e fotografie.
Per contattare l'autrice:
Pagina facebook



Estratto: Fiori di notte

Questo estratto proviene dalla parte iniziale del romanzo, a poche pagine dall’inizio (a 15 pagine per l’esattezza). La narrazione nel romanzo alterna le voci di Elisa e Livia, nel romanzo non è difficile capire chi è a narrare, in questo estratto per chiarezza ho indicato chi è la narratrice:

ELISA
Il citofono gracchiò.
– Ma che ore sono? È mezzanotte, da quando riceviamo visite a quest’ora! –
– Sarà Leo, vai tu –
– No, Leo è impegnato con la sua vita reale questa sera. Deve essere Andrea che ti è venuto a fare una sorpresa, vai tu –
– Non credo sia Andrea, lui non fa sorprese. Lui mi svela le sorprese cinque minuti prima di farmele perché teme di sbagliare –
– Ma io ho freddo –
– Ok, ok, vado io –
Dopo aver lasciato chiunque fosse fuori dal portone al freddo per un bel po’, andai a rispondere:
– Chi è? –
– Ho una consegna per Livia Fei –
– A quest’ora? –
– Sì –
L’uomo sventolò un mazzo di fiori alla videocamera del citofono:
– Salga, quarto piano –
Trascorse del tempo prima che un uomo grassoccio col viso arrossato e un po’ asmatico si presentasse alla porta. Una giacca a vento verde marcio, i capelli grigiastri radi.
– Livia Fei? –
– Sì, li prendo io –
L’uomo non era molto contento dell’ascensore rotto.
Si soffiò energicamente il naso in un fazzoletto marrone a quadri.
– Vuole un bicchiere d’acqua? –
– No, voglio andare a casa a dormire –
– Ehm… ok, buona notte –
Tornai da Livia:
– Sono per te –
Livia prese il mazzo di calle bianche, un semplice biglietto, nero su bianco:
Per Te, Leo.
Sorrise, non le servivano altre parole.
– Leo si ricorda i tuoi fiori preferiti anche a mezzanotte –
Odiavo cordialmente Leo per questo.
Una di quelle persone che sembrano distratte, ma al contrario annotano tutto nella loro mente fotografica e ricordano ogni più piccolo dettaglio, dalla passione più stramba alla fissa più idiota. E forse ricordarsi i fiori preferiti della propria amante non è poi un grande sforzo, ma lo detestavo per saper toccare i tasti giusti al momento giusto, persino con la superba e pretenziosa Livia, che era lì che guardava i suoi fiori vagamente sospettosa.
– Cos’hai? Non ti piace la sorpresa? –
– Oh sì, moltissimo. Li vado a mettere in un vaso –
Livia si allontanò con i fiori in mano, strusciando a terra le pantofole soffici troppo grandi ai suoi piedi.
Sarei stata di certo felice se quella fosse stata una sorpresa per me da Andrea, ma non sarebbe mai stato un suo gesto. Fiori di notte. Perché no? Ero un’ipocrita, li avrei adorati.
Fiori di notte senza motivo.
Non avrei mai trovato nulla di male in quel gesto, se non fosse stato fatto da Leo. Era barocco, solo un gesto per accattivarsi Livia, per tenerla legata a sé, per tenersi l’amante buona mentre poteva continuare indisturbato con la sua vita.
– Livia, non senti d’esser trattata come nient’altro che un’amante? –
– Che domanda diretta! No, insomma, forse dall’esterno può sembrare così e ti capisco, ma io so cosa intendeva Leo mandandomi dei fiori –
– A me sembrerebbe… non so come dirlo senza offenderti –
– Tenersi l’amante in caldo per quando nei prossimi giorni ne avrà bisogno? –
– Sì –
– No. Non è così e comunque non m’interessa. Mi piace passare il tempo con Leo, sto bene con lui, mi piace poter essere in una relazione, ma allo stesso tempo non sentirmi soffocata. Mi piace sentirmi legata a lui quando siamo alla distanza di un bacio e di sentirmi libera quando non siamo a portata di sguardo –
– Io non potrei vivere senza sapere d’essere l’unica per Andrea –
– Io… beh, io sono felice così –
 LIVIA
Viviamo in un’epoca senza poesia.
Dopo aver sistemato i fiori, mi rituffai nuovamente nella mia coperta.
Aperto un libro provavo a leggere, ma sottecchi guardavo Elisa: il suo profilo fragile e delicato. Il suo sguardo trasognato, perso nella musica che stava ascoltando e in chissà quale altra vita.
Lo sapevo. Sapevo che Elisa era lontana dalla realtà ora, perché Elisa aveva due mondi, quello in cui viveva e quello in cui poteva perdersi lontana. Forse uno psicologo l’avrebbe definito disturbo della concentrazione. Elisa ora era lontana in quei mondi mai esistiti fatti di menzogne oniriche.
Sognava ad occhi aperti, mentre tutto il resto spariva.
E io ero lì, in quella realtà vile, che forse io stessa contribuivo a rendere vile.

RIFLESSIONI SULL'ESTRATTO
Un piccolo brano che coglie perfettamente i caratteri e le idee di Elisa e Livia, ma non solo, introduce infatti anche alcune dinamiche tra i personaggi.
Livia riceve un mazzo di fiori in piena notte, delle calle bianche. Non si capisce quale sia la reazione di Livia a quei fiori, perchè Livia non esterna facilmente i propri sentimenti, soprattutto quando si tratta di Leo.
Leo è l’uomo sposato con il quale Livia ha una relazione da diversi anni. Proprio questo elemento è in qualche modo fondamentale per Livia, il sapere che non è una storia con lieto fine. Livia non vuole una relazione romantica per sempre con Leo, lei è felice di quell’istante di felicità che condividono, quell’istante puó essere un minuto o cinque anni, poco importa a Livia: “Mi piace passare il tempo con Leo, sto bene con lui, mi piace poter essere in una relazione, ma allo stesso tempo non sentirmi soffocata. Mi piace sentirmi legata a lui quando siamo alla distanza di un bacio e di sentirmi libera quando non siamo a portata di sguardo.”

Elisa non riesce neanche a concepire l’idea di amare di Livia, la sua idea di relazione; per lei l’amore deve essere totalizzante. Elisa non comprende a fondo i sentimenti di Livia, eppure non ne dubita, dubita invece della sincerità di quelli di Leo. E proprio quei fiori rappresentano per Elisa la finzione di una relazione che non puó esistere, se è solo il tradimento all’interno di un matrimonio.

Eppure, nonostante queste differenti visioni, sia Livia che Elisa desiderano un pezzetto della vita dell’altra: Elisa vorrebbe ricevere fiori di notte senza alcun motivo da Andrea, il suo amore vero e unico, ma non abbastanza poetico e romantico come vorrebbe lei.
Livia d’altronde vede in Elisa degli ideali, un’aspirazione poetica che manca nella sua vita e che in fondo rimpiange.



            

Che ve ne pare lettori? Scommetto che siete curiosissimi di conoscere meglio Elisa e Livia, nonché le loro avventure quotidiane,
Vi lascio il calendario in cui potrete consultare le date delle tappe e i blog ospitanti, così potrete seguire il blogtour in tutte le sue fasi. 
Vi ricordo che l'ebook resterà gratuito fino al 24 giugno, termine ultimo per partecipare, e che per ricevere uno dei cinque segnalibri messi in palio da Claudia, vi basterà compilare il form sottostante, semplice no?


In oltre è gradita, ma non obbligatoria, la vostra partecipazione seguendo queste regole:

Iscrizione ai lettori fissi dei blog ospitanti
Commento ai post
Like alla pagina FB del romanzo Fotografie in Re Maggiore


E' tutto lettori, 
vi auguro un buon fine settimana, 
di letture, sorrisi e divertimento, alla prossima dalla vostra


2 commenti:

  1. Ciao Cuore!
    Come stai? Ti chiedo scusa se sono un po' sparita...
    Sono finalmente riuscita a scrivere la recensione di Borgo Propizio! Non vedo l'ora di leggere gli altri... Grazie per il consiglio!
    A presto
    Pepina

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    Risposte
    1. Ma figurati gli impegni sono tanti, l'importante è non dimenticarsi!
      Uh il borgo corro a leggerla 😊

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