sabato 4 giugno 2016

Recensione #56 "Leaving" di Jodi Picoult *Corbaccio*

Leaving - Jodi Picoult
Corbaccio - marzo 2016
Pagine 432 - Prezzo 18.60 €
SinossiSono passati dieci anni da quando Alice Metcalf, etologa presso il Rifugio per elefanti del New England, è misteriosamente scomparsa in seguito a un grave incidente. La figlia Jenna aveva tre anni all’epoca e da allora, a dispetto della ostinata rassegnazione di sua nonna e della totale assenza di suo padre, non ha mai smesso di pensare a sua madre e di sperare di vederla ricomparire all’improvviso. Finché un giorno si fa coraggio e decide di chiedere l’aiuto di due improbabili alleati: Serenity, una sensitiva ormai non più sulla cresta dell’onda, e Virgil, il detective che conduceva le indagini sul caso e che ora, tra un whisky e l’altro, svolge in proprio inchieste di ogni tipo. Jenna cerca gli indizi di una possibile traccia nel diario di sua madre, e apprende che Alice era particolarmente interessata a studiare il rapporto che gli elefanti femmina instaurano con i loro figli, a come elaborano il lutto e a come è organizzata la loro memoria. Pur temendo di averla persa per sempre, si convince ancora di più che sua madre non può averla abbandonata di sua volontà, che il legame che aveva instaurato con lei da bambina era speciale e che qualcosa l’ha indotta a fuggire. Grazie anche all’aiuto di Serenity e Virgil, la memoria di quel che accadde si fa in Jenna sempre più circoscritta, le immagini della madre e degli eventi di cui è stata protagonista diventano sempre più nitide e iniziano a susseguirsi a ritmo crescente. In un vortice ipnotizzante di ricordi, i tre si trovano coinvolti in una ricerca ricca di colpi di scena il cui esito nessuno di loro può dare per scontato. Ma per scoprire cosa è successo veramente ad Alice, si renderanno conto che dare una risposta a domande difficili implica anche essere pronti ad affrontare risposte ancora più difficili da accettare…

Quella che vi propongo oggi è la recensione di un libro straordinario, grazie al quale riempirò gli scaffali della mia libreria casalinga delle opere di Jodi Picoult, un'autrice interessante, colta e come in questo caso capace di scrivere storie che abbracciano  svariati argomenti: sto parlando di Leaving e ringrazio la casa editrice Corbaccio per avermi omaggiata di una copia cartacea del romanzo in cambio di una recensione onesta.

Qual'è l'aranciata più bevuta nella giungla? L'elefanta!
Perchè gli elefanti hanno tante grinze? Perchè non ci stanno sul ferro da stiro!
Come fa un elefante a mimetizzarsi in un campo di fragole? si mette lo smalto rosso sulle unghie!
Come ci stanno quattro elefanti in un'automobile gialla? due davanti e due dietro!


Sono riuscita a strapparvi un sorriso? L'intento era quello introducendo uno degli argomenti che Jodi Picoult ha magistralmente trattato in questo libro, amalgamandolo perfettamente con l'intreccio nato dalla sua abile penna: gli elefanti.
Devo ammettere che non sapevo quasi nulla riguardo a questi animali, immensi fisicamente, mentalmente e con un grande cuore, forse più evoluti degli essere umani.
Alice Metcalf è una ricercatrice che adora gli animali, ma la sua vita l'ha dedicata agli elefanti, dei quali studia le abitudini riguardo al lutto, alla memoria e alla cognizione emotiva, oltre che all'intelligenza che tutti conosciamo.
All'interno del romanzo sono racchiusi i diari di Alice, una raccolta di appunti, annotazioni, esperienze e la quotidianità degli elefanti che lei stessa ha documentato con ore di appostamenti, prima in Botswana, poi nel New England.
E credetemi, ciò che ho appreso da questi appunti è straordinario, incredibile,
mai e poi mai avrei immaginato che gli elefanti fossero capaci di gesti simili, così umani in tutto e per tutto; la commozione mi ha sorpresa in parecchi momenti e mi ha fatto desiderare l'Africa.
Ma nei suoi diari Alice racconta anche la sua di quotidianità, aneddoti riguardanti la sfera privata, il colpo di fulmine con Thomas, la riserva per elefanti in difficoltà nel New England, Jenna la sua bambina e la notte in cui Alice sparisce misteriosamente.
Adoro i romanzi con più voci narranti e in questo caso ho trovato pane per i miei denti, sono infatti tre i personaggi che si alternano alle pagine di diario di Alice e capitolo dopo capitolo espongono i loro pensieri in prima persona, creando un legame forte e immediato con il lettore, dandogli la possibilità di confrontarsi con diversi punti di vista.
Jenna ha tredici anni, da dieci ha un padre rinchiuso in un istituto per malati mentali e una madre scomparsa; è una ragazzina solitaria, non socializza, sua madre è un pensiero costante e la sua unica ragione di vita è sapere che fine ha fatto, se mai la rivedrà, se è morta, se l'ha volutamente abbandonata o è stata costretta dalle circostanze.
Dopo anni di ricerche inutili nel web, Jenna decide che è il momento di agire, si reca in un quartiere malfamato, dove abita Serenity Jones, una famosa sensitiva che in passato ha contribuito grazie alle sue capacità mediatiche in casi di sparizione/rapimento, guadagnandosi il rispetto della comunità e di personaggi in vista.
Lo stesso dono che le ha concesso fama e successo, la priva di ogni cosa a causa di una visione errata.
La seconda meta è l'ufficio di Virgil Stanhope, l'ex poliziotto che beve per bonificare il senso di colpa che da dieci anni lo affligge, quello di avere permesso l'archiviazione e l'insabbiamento per ragioni politiche di un caso che non ha mai trovato una vera risoluzione: una donna morta nel rifugio per elefanti in New England e la scomparsa misteriosa di Alice Metcalf.
Jenna, Serenity e Virgil, un trio alquanto improbabile si unisce e intraprende un'indagine singolare, analizzando vecchie prove, ricordi, visioni e tra battute e confidenze giunge al nocciolo della questione che si allontana nettamente dall'idea che mi ero fatta; l'autrice è stata davvero in gamba a celare la verità e solo nel momento in cui lei stessa ha voluto che io la vedessi, l'alone di mistero si è dissolto.
Empatizzare con loro è stato un gioco da ragazzi, tre anime a cui la vita ha tolto tanto e che decidono con coraggio di rimettersi in gioco e dimostrare a loro stessi che non è finita, che una nuova strada da intraprendere si trova sempre e un piccolo bagliore la illumina, la speranza.
Leaving è come un dessert dolce amaro al sapore di vaniglia e cacao che lascia, finita la lettura, una gran voglia di leccarsi le dita, gli "ingredienti"?
Le toccanti riflessioni di Jenna, gli origami a forma di elefante fatti con le banconote da un dollaro, i ricordi di una bimba di tre anni con la mamma, la sensazione di abbandono che permea le pagine e la paura di scoprire la sua morte, la disperazione di un uomo afflitto che si punisce ogni giorno e una medium dai capelli rosa che tanto mi ha ricordato Whoopi Goldberg in Ghost, che non teme il giudizio degli altri, alla ricerca degli spiriti guida che l'hanno abbandonata e del dono perduto che le ha permesso di lenire il dolore di molte persone: tutto ciò amalgamato con abilità mi ha fatto venire voglia di fare il bis e il primo istinto girata l'ultima pagina è stato quello di ricominciare la lettura.
Il romanzo non racchiude in sé una storia particolarmente complessa dal punto di vista dell'intreccio, ma per nulla scontata nella sua semplicità, coinvolgente, scritta con intelligenza, nata da studi curati e approfonditi; l'autrice alterna passato e presente con naturalezza e con scioltezza passa dal reale al paranormale con equilibrio, senza destabilizzare il lettore, ma stuzzicando anche la curiosità dei più scettici.
Il personaggio di Alice è incredibile, colto, appassionato, l'ho spesso confuso con l'autrice, le due personalità si sono fuse in un'unica anima e in me è nata una profonda ammirazione.
Alice è una donna devota alla ricerca, paziente e convinta nelle sue idee, una di quelle personalità che trovano pace in una sola dimensione, quella che abbraccia la vocazione.
Il profondo legame tra madre e figlia emerge dalla narrazione con
prepotenza, il desiderio di Alice di trasmettere a Jenna l'amore per gli elefanti si tramuta in un obbiettivo da raggiungere, coinvolgendo la bimba nei suoi studi, portandola nei recinti e insegnandole i comportamenti degli elefanti, le abitudini e gli atteggiamenti giusti per affrontarli; in questi momenti mi sono sentita parte integrante della storia e immaginarmi sdraiata su di un plaid all'ombra di un baobab mangiando frutta fresca e arachidi, è stata una piccola e piacevole evasione che mi sono concessa dalla realtà.
Il tocco da maestro è stato quello di invitare uno "special guest" d'eccezione, gli elefanti, che colorano la storia di tinte africane, romantiche e aspre nel contempo, incredibili e toccanti, che hanno un buon sapore di cose sconosciute e di sogni nel cassetto, che regalano unicità; leggere un romanzo dalle mille sfaccettature come questo, scritto da un'autrice completa che ha la capacità di interessare il lettore con i suoi studi inserendoli con perizia nel racconto, credo sia una rarità che ogni lettore dovrebbe fare sua.

Una lettura avvolgente, interessante,
istruttiva e commovente, 
dall'epilogo sconcertante,
un'autrice che crea dipendenza.

Che dirvi di più lettori? Jodi Picoult mi ha piacevolmente sorpresa e voi che ne pensate? Aspetto le vostre opinioni e consigli sulle sue opere, buon fine settimana,

23 commenti:

  1. Una recensione sentita e toccante che mi ha messo addosso la pazza voglia di leggere il libro. E il libro fortunatamente mi aspetta dentro il Kobo
    Grazie Cuore.
    Ciao da Lea

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    1. Cara Lea io ringrazio voi e il vostro blog per avermi fatto scoprire Jodi!

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  2. cosa posso dirti se non "lo voglio"?! del resto mi avevi già convinto al telefono! *-* bravissima tesoro, recensione emozionante!
    ps. concordo con la tua osservazione finale: la Picoult crea dipendenza!

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  3. Devo ancora leggere qualcosa di questa autrice.. Ho un suo libro in casa e non appena mi si presenta il momento perfetto lo leggo.. sono davvero curiosa :) In quanto alla tua recensione, come sempre, davvero sorprendente, mi piace il fatto che l'autrice abbia introdotto un elemento diverso "gli elefanti" che mira a fornire chicche curiose su argomenti poco conosciuti dalla maggior parte delle persone, anche la storia in sè sembra accattivante.. Bella recensione Cuore :)

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  4. La Picoult è una scrittrice di rara bravura, segno subito anche questo titolo!

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    1. Sono pienamente d'accordo io voglio leggere tutto adesso!

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  5. Molto bella e toccante la tua recensione, Cuore! Della Picoult ho letto solo La custode di mia sorella, ma penso questo potrebbe piacermi :) Segno anch'io questo titolo! ;)

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    1. Non vedo l'ora di leggerlo anch'io un nonostante ho già visto il film ho letto pareri positivi. Grazie sono contenta che la recensione ti sia piaciuta😉

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  6. Allora, recensione deliziosa e immagini stupende! Insomma credo di aver scelto bene il mio regalo :) Conoscerò la Picoult proprio a partire da Leaving! Bacio

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  7. Ciao Cuore! Di Jodi Picoult ho letto Senza lasciare traccia e il suo famoso La custode di mia sorella. Di entrambi conservo un piacevole ricordo! In Leaving interessante è l'approccio al mondo degli elefanti, questo elemento, da un valore aggiunto alla storia! Grazie al tuo dolce pensiero avrò modo di approcciarsi al più presto a questo romanzo! Notte amica!

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    1. Rosa non avevo capito conoscessi la Picoult! A me ha entusiasmato speriamo anche a te.

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  8. Ciao Cuore! Di Jodi Picoult ho letto Senza lasciare traccia e il suo famoso La custode di mia sorella. Di entrambi conservo un piacevole ricordo! In Leaving interessante è l'approccio al mondo degli elefanti, questo elemento, da un valore aggiunto alla storia! Grazie al tuo dolce pensiero avrò modo di approcciarsi al più presto a questo romanzo! Notte amica!

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  9. Io e questo libro ci inseguiamo dalla sua pubblicazione, adesso grazie a te ho la mia copia digitale...ma credo che sia uno di quelli da avere in carta e inchiostro...

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    1. Ti piacerà, non ho dubbi, quanto meno la parte dedicata agli elefanti, io l'ho trovata magica.
      Hai ragione sai, questo libro devi averlo di carta!!!

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  10. Non conoscevo quest'autrice, ma a dire il vero sono decisamente curiosa...
    Ora vado a cercare i titoli dei suoi libri, e questo lo cerco in giro!
    Un abbraccio Cuore :)
    Pepina

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  11. bellissima recensione! :D mi hai fatto venir voglia di leggerlo e di visitare quei posti!

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    1. Grazie mille Silvia, leggilo e vedrai che non ti deluderà

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  12. Cara cuore, leggo solo ora la tua bellissima e sentita recensione.
    Dalle tue righe traspare esattamente ciò che vorrei trovare in una storia.
    Ammetto di aver notato questo libro ma di non avergli dato molta importanza. Ora mi devo ricredere e leggerlo al più presto!
    Grazie per averci donato un tale parere! :)

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    1. Jasmine, grazie per essere passata, questo libro mi è rimasto addosso come un vestito cucito su misura...leggilo non si può non amare!

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