mercoledì 7 settembre 2016

Le mie recensioni #65 'Lo strano viaggio di un oggetto smarrito' di Salvatore Basile *Garzanti*

 
Lo strano viaggio di un oggetto smarrito - Salvatore Basile
Garzanti - Maggio 2016
Pagine 250 - € 16.40
Sinossi qui
Salvatore Basile è nato a Napoli e vive a Roma, dove fa lo sceneggiatore e regista. Ha scritto e ideato molte fiction di successo. Dal 2005 insegna scrittura per la fiction e il cinema presso l'Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell'Università Cattolica di Milano.
Dice di sé: "Gastronomo osservante, integralista della sbronza meditativa, Napoletano anche se fosse nato altrove".
Buon mercoledì lettori dal cuore di carta, che ne dite di inaugurare la giornata con la recensione di un libro bello e delicato come una carezza sul viso?
Ringrazio la casa editrice Garzanti per la copia cartacea di "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito".

Il mio animo da lettrice non poteva immaginare che dietro il viso ruvido di Salvatore Basile, quell'espressione pensierosa e riflessiva persa chissà dove, quelle labbra che stringono con decisione l'ennesima sigaretta della giornata, battesse un cuore tanto tenero, quello di un noto regista e sceneggiatore, quello di uno scrittore che con naturalezza ha dato vita ad una favola incastonata nella realtà.
Michele è l'uomo del treno che da Piana Aquilana arriva alla Stazione di Miniera di Mare, che ogni sera dopo aver svolto il suo lavoro, la meticolosa pulizia dei vagoni , si ritira nell'appartamento all'interno della stazione in cui vive da quando è nato.
Non trova nessuno ad accoglierlo al suo rientro, solo la sua solitudine, quella a cui è abituato, che gli da sicurezza, e gli oggetti dimenticati sul treno da passeggeri distratti che non danno importanza alle cose inanimate: loro, si circondano di esseri umani.
Michele no, lui preferisce gli oggetti perché non se ne vanno, sono una certezza e rappresentano l'unica compagnia di cui ha bisogno.
Michele è ancora un bimbo il giorno in cui vede la madre con una valigia stretta tra le mani e il suo quaderno rosso dei pensieri allontanarsi su quel treno che la porta via per sempre, svuotandogli il cuore dall'amore, per colmarlo con una grande paura, quella dell'abbandono.
Si sente come un oggetto smarrito Michele, che tutti dimenticano, che nessuno torna a reclamare, che nessuno vuole più, per questo si lega alle cose, trova conforto in un destino comune, gli parla, e pare quasi di sentire sospiri di malinconia all'unisono.
Poi, durante una serata in cui sembra che la routine segua il suo monotono andamento, un ticchettio seguito da una voce femminile proveniente dalla finestra, distoglie un diffidente Michele dalla sua stracciatella di uova e spinaci.
Io sono fermamente convinta che nella vita ognuno di noi sia segnato da un destino già scritto e che questo vada aiutato, con volontà, costanza, ottimismo e vibrazioni positive.
Sono certa che le scelte dei genitori marchino a fuoco la vita dei figli e che ci siano degli incontri propizi che arrivano per cambiare il corso degli eventi, basta saperli notare e afferrare.
Elena irrompe nella schematica monotonia di Michele come un ciclone che custodisce un segreto, spazza via l'insicurezza con le sue mille parole al secondo, le risposte alle domande che lei stessa si pone, con la sua voglia di contatto, di carezze, di complicità, con il suo sorriso e l'intraprendenza, dona a Michele il desiderio di fidarsi nuovamente degli esseri umani e un orizzonte nuovo verso cui posare lo sguardo e sperare.
All'uomo del treno non resta che fidarsi, che aggrapparsi al quaderno rosso gonfio come un cuore di attimi di vita vissuta, che senza quelle righe sarebbero ormai soltanto un ricordo sbiadito, ma che grazie alla penna di un bambino inconsapevole del destino scritto da altri per lui, riacquistano colore e tornano ad abitare la memoria.
Michele afferra la mano che Elena gli offre per tentare di cambiare il corso degli eventi, partendo alla ricerca di ciò che gli è stato tolto: una spiegazione, l'amore materno, i lineamenti di un viso che non vorrebbe perdere ma che sfumano giorno dopo giorno, e per scrollarsi via di dosso quella sensazione di colpevolezza.
Inutile dirvi che ho amato questo libro, che ho fatto il tifo per Michele, ho desiderato per lui una vita che finalmente comprendesse l'amore umano, l'ho seguito in un viaggio che l'ha condotto dal mare alla montagna, peculiarità che ho molto apprezzato come la consapevolezza dell'autore nel miscelare questi paesaggi che conosco, che vivo e che ho piacevolmente ritrovato intatti nel suo racconto; ho osservato il diffidente e timido approccio del protagonista con le amicizie strette nel suo vagare, che entrano a far parte di un bagaglio che lo modella, lo cambia e lo sorprende, ed ecco rinnovata la mia teoria degli incontri propizi.
Nonostante la malinconia che permea le pagine, questo libro possiede una forza dentro di sè, l'umiltà di raccontare una storia dove la cattiveria è bandita, dove c'è comprensione e perdono, questo è un libro dall'animo buono.
La prosa di Salvatore Basile è intensa, dal principio nostalgica, delicata e rilassata, acquista via via profondità donando al lettore pensieri stupendi che hanno un senso nella realtà, da annotare e rileggere, restaura un mondo in bianco e nero che si sgretola ridandogli colore e con una pennellata di ottimismo restituisce il sorriso.
Consigliato a pessimisti cronici e ottimisti convinti, a fiduciosi e sfiduciati, agli umili e ai saccenti.
Una lettura proprio per tutti, che insegna, e tanto anche.

Un libro dall'animo buono, dalle tinte color favola 
in cui tristezza e vitalità si mescolano per dar vita 
ad una storia di ritrovata fiducia nel genere umano.

Felice di avere finalmente condiviso con voi il mio pensiero sul fiabesco lavoro di Salvatore Basile, aspetto di sapere cosa ne pensate, della storia e del significato che porta con sè. A presto






25 commenti:

  1. Bellissima recensione, ho questo romanzo in WL da quando è uscito ^^

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  2. Ho conosciuto Salvatore Basile dalle sue fiction in Tv e l'incontro personale ha fatto scattare simpatia reciproca. E' quello che hai descritto e spicca la sua personalità semplice e schietta come "nu guaglione". Straordinaria la sua capacità di trasmettere emozioni con uno stile narrativo semplice, senza iperbole linguistica, ma al tempo stesso profondo. Che disegna, fra una frase e l'altra, un'alta concezione dell'umano, lontano dagli stereotipi letterari moderni, e che assegna un timbro filosofico particolare dell'ipogeo psicologico umano. Un autore che osserva da vicino con passo felpato rendendo il racconto visibile con particolari e minuziose descrizioni tale da far immaginare scene e figurare dialoghi e timbri acustici, riuscendo a mantenere alta la tensione del racconto fino all'ultima suspence da vero giallista che scopre, fuori racconto, un particolare che il lettore si chiederà leggendo. Ovvero la sorte del diario rosso

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    1. Ciao Anonimo, grazie per questo commento sentito, hai descritto l'uomo e la storia in modo impeccabile, con una sensibilità rara.

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  3. Concordo pienamente.
    Bellissima recensione ;)

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  4. Cuore, grazie per questo tuo pensiero che ho letto tutto d'un fiato!
    Basile sarà nella prossima TBR e non vedo l'ora di conoscere Michele, Elena e le loro storie :)

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    1. Anna, credo proprio che li amerai e resterai sorpresa dal tocco dolce e originale di Salvatore.

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  5. Questo è uno di quei libri che voglio leggere ma non ho ancora fatto, devo rimediare assolutamente

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  6. Molto bella la tua recensione e affascinante questa storia..Anche io vorrei leggerla presto, ho adocchiato questo libro fin dalla sua uscita, ma adesso è d'obbligo comprarlo *_*

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    1. Se ami le storie dalle tinte vere e delicate con un pizzico di fantasia, amerai Michele ed Elena :-)

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  7. Mi sento un pesce fuor d' acqua! A me questo romanzo non ha lasciato nulla!!! Troppa malinconia e a tratti mi ha anche annoiato! Cuore, sono contenta che ti sia piaciuto e altrettanto felice di poter condividere con te tanti punti di vista diversi, non tutte le letture suscitano le stesse emozioni! Ci sentiamo dopo amicaaa!

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    1. Ciao Rosa, ricordo perfettamente il tuo parere. Io ne ho dato una mia interpretazione, l'ho indossato perfettamente e mi ci sono sentita a mio agio dentro, ma è normale e giusto che ci sia anche chi non è riuscito ad apprezzarlo. L'importante è condividere. Un abbraccio

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  8. Non conosco l'autore, ma ultimamente vedo questo libro ovunque sui blog. La tua recensione mi è sembrata molto sentita e sicuramente mi segnerò questo titolo.

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    1. Segnalo, poi leggilo quanto sentirai il suo richiamo.

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  9. Credo che tu abbia spiegato il libro nella sua totalità, io ho adorato Elena e l'idea della ricerca dell'orso polare.

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    1. Oh Nunzia, Elena l'ho adorata! Mi sento un pò come lei :-)
      Il particolare dell'orso polare, che non ho inserito per non racconatre troppo, l'ho trovato un tocco di originalità assoluta, mi ha fatto commuovere <3

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  10. Sono d'accordo con la tua recensione, anche a me è piaciuto moltissimo - solo Elena ogni tanto mi ha fatto saltare i nervi.

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    1. Un bellissimo libro...io Elena l'ho adorata invece :-)
      Quante diverse emozioni i libri!

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  11. una recensione meravigliosa Cuore! La cover di questo libro mi aveva già attratta, l'ho visto in libreria e soltanto prendendolo fra le mani ho sentito che è una lettura piena di cuore. Lo leggerò presto, promesso. Dopo la tua recensione non posso proprio temporeggiare. Sei grande Cuore, un bacione

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    1. Grazie Ely, sempre troppo buona *-*
      Leggerò con piacere il tuo pensiero al riguardo.

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  12. Completamente d'accordo con te, Cuore :) Un libro bellissimo sulla vita e la fiducia nelle persone, nei sogni.

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    1. Un libro dai toni color favola che si adattano perfettamente alla realtà e una prosa aggraziata e delicata. Bellissimo, sì.

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  13. Sono stata un pò lontana dalla blogosfera e le tue recensioni ricche di parole magiche mi sono mancate un sacco.. Felice di rileggerti *_* Inutile dirti quanto mi incuriosisce questo libro che fortunatamente è entrato a far parte della mia libreria e che difatti leggerò subito dopo aver terminato la lettura in corso.. Non vedo l'ora :)

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