venerdì 23 settembre 2016

Le mie recensioni #67 "Le tartarughe tornano sempre" di Enzo Gianmaria Napolillo *Feltrinelli*

Le tartarughe tornano sempre - Enzo Gianmaria Napolillo
Feltrinelli - Marzo 2016
P. 224 - € 15
Sinossi qui
Enzo Gianmaria Napolillo è nato nel 1977. Vive tra Como e Milano, ma sogna di stare su un’isola del Mediterraneo.

“Le tartarughe tornano sempre” (Feltrinelli 2015) è il suo secondo romanzo. A marzo 2016 è andata in stampa la quinta edizione. E’ stato finalista al Premio Fiesole 2015.
Ha esordito nel 2009 con Remo contro (Pendragon), che ha avuto ottime recensioni e tre ristampe in pochissimi mesi.
Il tour de “Le tartarughe tornano sempre”, iniziato più di un anno fa, è ormai oltre le  100 date in tutta Italia, tra scuole, librerie, festival e teatri. Sta scrivendo il suo nuovo romanzo.
Dice di sé: “Scrivo per molte ragioni. Una, tra le più importanti, è la gioia che provo al termine di un pezzo che mi piace, e che mi piace così tanto da alzarmi dalla sedia con il pugno stretto e l’emozione che mi bagna gli occhi.
Mi ricorda quando in un torneo di tennis tiravo un potentissimo dritto vincente e sussurravo un “sì” esultante.
L’importante è vincere la partita, arrivare alla fine, ma è nel mezzo, tra la fatica, in un momento di felicità, che è nascosto il significato di ciò che si fa".
Le tartarughe tornano sempre. Nei mesi estivi i maschi e le femmine di tartarughe marine, si accoppiano al largo delle spiagge dove le seconde sono nate, per poi deporre le 200 uova che si schiuderanno simultaneamente dopo un periodo di incubazione sotto la sabbia compreso tra i 40 e i 65 giorni.
Nel mar Mediterraneo c'è un'isola che per la sua posizione è definita il ponte tra Europa e Nord Africa, un approdo scontato per le tartarughe ma anche per i migranti e i rifugiati che partono dai porti tunisini e libici.
E' qui che è nato Salvatore, figlio di un pescatore di Lampedusa.

"C'era un accordo segreto tra lui e quella terra, inciso nella pelle, un accordo che nessuna distanza può intaccare, frutto dell'appartenenza a un luogo che non si può abbandonare, che rimane negli occhi, come una vecchia foto che accompagna e rassicura."

Salvatore ama la sua terra rocciosa e ventosa, l'orizzonte che si tuffa nel mare cristallino, ama gli scorci selvaggi, il cambio repentino del vento, ama l'odore del pesce e la nave sgarrupata del padre, ama il cuore degli isolani.
Salvatore vive per la sua isola, e anche lui quando se ne va, come una tartaruga, torna.
Giulia è figlia di un isolano che ha lasciato Lampedusa molti anni addietro per cercare fortuna a Milano, e che ogni estate vi fa ritorno, riapre la sua casa e tuffa lo sguardo in quell'azzurro terso che ripulisce dal grigio della città.
Giulia e Salvatore sono adolescenti e innamorati. 
Lui aspetta trepidante la nave che gli riporta il suo amore per poter condividere con lei il sole, il mare, il vento, i profumi inebrianti, i primi teneri approcci  e tutta quella bellezza che commuove.
Giulia e Salvatore sono adolescenti e innamorati il giorno in cui quella bellezza si tramuta in orrore.
La spiaggia che li ha visti sfiorarsi e riempirsi di dolcezza diventa lo scenario di uno spettacolo che li segna tremendamente nel loro essere e la diversità di ceto sociale che un tempo li ha divisi, si annulla per unirli nel dolore, nella disperazione di quei corpi scuri che galleggiano al largo, che annaspano, che gridano, quegli occhi che implorano aiuto.
Sono anime affini quelle di Giulia e Salvatore, che si riscoprono tali nel desiderio di tendere la mano, di accogliere e amare quei visi dalla pelle scura che fuggono dalle lotte e dalla povertà, che si aggrappano alla speranza vana di farcela solcando le onde del Mediterraneo a bordo di un barcone che ospita centinaia e centinaia di corpi che con scontata probabilità hanno il destino segnato.
Gli sbarchi sono lo sfondo nebuloso dell'amore puro che lega i due protagonisti, costretti ad allontanarsi per poi perdersi contro la loro volontà a causa delle conseguenze che l'arrivo dei migranti provoca sull'isola: i turisti fuggono per non farvi più ritorno, vendono le case, non ci stanno a passare le vacanze vicino ai centri di accoglienza, loro la mano la ritraggono mentre gli abitanti di Lampedusa offrono la terra e il cuore.
Si separano, si scrivono, si rincorrono Giulia e Salvatore, ma anche lontani un pensiero comune li lega come fosse un filo indissolubile, marchiati sulla pelle dagli occhi di un bambino arenato sulla spiaggia, il sigillo che custodisce il destino che li separa e li riunisce, quell'istinto di donarsi al prossimo nonostante le diverse bandiere, l'istinto che li costringe a tornare, sempre.
Enzo è la spalla salda che mi ha sorretta, ha lenito come un balsamo un cuore in fiamme, ha asciugato lacrime che lui stesso ha provocato, mi ha regalato un punto di vista differente annullando la razionalità, mi ha condotta attraverso un viaggio dettato dal sentimento.
Da una Lampedusa dai vividi colori, dagli scorci di coste alte e frastagliate a una Milano ingrigita dallo smog dove l'azzurro del cielo si nasconde dietro una coltre di fumo, ho seguito come uno spettatore disilluso il passaggio dall'adolescenza all'età adulta dei due protagonisti, le loro scelte, gli incontri fugaci, le delusioni, l'amore per la propria terra e la tendenza al preservare la vita superando le frontiere, quella tendenza che nell'epilogo mi ha strappato un sospiro.
La voce dell'autore rimbomba come un'eco senza fine, profondo e incisivo il suo urlo, una presa di posizione netta nei confronti della natura umana e le sue tante sfaccettature, meravigliosa quanto paurosa può donarti l'anima come pretendere la tua.
Questo libro è tanto bello quanto difficile da recensire e per più di un attimo ho desiderato tenere la sua essenza per me. 
Le tartarughe tornano sempre é una storia che si fa amare per la grande quantità di sentimenti e fatti reali che racconta, oltre che per lo stile toccante che raggiunge il fulcro dell'animo umano, è una di quelle letture per le quali nessun termine, espressione o pensiero sembra essere appropriato. Il mio intento è quello di trasmettere il messaggio che l'autore ha voluto dare scrivendo questa storia e l'unico modo per farlo davvero è quello di consigliarvi di leggerlo, sperando che le mie parole siano il mezzo che vi condurrà a lui.


Una storia intensa e vera che avvolge in un abbraccio 
un mondo tristemente fossilizzato in una situazione di stallo 
che difficilmente troverà una soluzione dignitosa per tutti, 
ma che con infinito rispetto restituisce un briciolo di speranza 
a chi l'ha persa nella traversata del mediterraneo.




9 commenti:

  1. Buongiorno Cuore. Anche a me questo libro è piaciuto moltissimo e l'ho consigliato tante, tante volte. Quelle che storie che restano dentro, uno stile poetico e malinconico, che non è propriamente uno dei miei preferiti, ma Napolillo è riuscito a conquistarmi.

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  2. Ciao Cuore,
    sono proprio felice che questo libro ti sia piaciuto e ti abbia regalato un punto di vista differente. Lo stesso è successo a me.
    Un libro prezioso, da far girare con il passaparola.
    Buon fine settimana.
    Lea

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  3. Già dalla recensione di Nunzia avevo capito che si trattasse di un bel libro, dai nostri scambi privati e dalle parole che leggo ora qui, cariche di sentimento ed emozione, comprendo che dovrò sicuramente acquistarlo. Non so quando arriverà il momento di leggerlo, ma arriverà :) Baci a te <3

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  4. Courtesy of Lea, è sul Kindle. Aspetto solo il momento giusto per iniziarlo. A presto! ;)

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  5. Batte il cuore, il respiro diventa affannoso l'ansia si appropria di me. La verità scritta nero su bianco fa male e punge il cuore. Le verità fanno sanguinare, e qui la verità si tocca con mano. Bravo Napolillo, brava Cuore lo leggerò preparandomi a tutta questa verità.

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  6. Sai che anche a me è piaciuto molto. Comprato perchè mio marito me lo ha fatto notare, la cover era adatta a me con quella tartaruga. La storia è delicatamente raccontata e tristemente attuale, come i modi differenti di pensare e reagire. Aspetto il suo nuovo libro.

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  7. Cuore come stai? E da un pò che non ci sentiamo!!! Di questo romanzo mi attira non solo la cover ma soprattutto la storia e tu le hai dato il giusto merito! Stavo per acquistarlo in libreria ma non era disponibile al momento, appena riesco a recuperarlo lo leggerò!

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  8. Un romanzo intenso, struggente, duro, forte. Un romanzo che racconta una verità e, in casi come questi, che richiede un giusto tempo e un giusto momento di lettura. Possiedo il romanzo, ma sento che non è ancora giunto quel momento. Nel frattempo ho letto la tua recensione e sono entrata, in punta di piedi, nella storia. La riprenderò quando sarò pronta. Grazie Cuore, buon weekend!

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  9. accidenti che recensione da colpo al cuore! non so se adesso ho voglia di leggerlo, ho paura che sia troppo per me. ciò non toglie che il tuo pensiero è giunto a destinazione, questo libro lo terrò da parte per quando sarà il momento giusto.

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