venerdì 2 settembre 2016

Recensione #63 "La pietra di luna" di Wilkie Collins * Fazi Editore*

La pietra di luna - Wilkie Collins
Fazi Editore - 14 luglio 2016
Pagine 572 - Prezzo 19 €
Sinossi qui
Wilkie Collins nasce a Londra l'8 gennaio 1824. Il padre William, paesaggista, ha in mente per il figlio un futuro fuori dal mondo dell’arte. Infatti Wilkie all'inizio si cimenta con il commercio del thè, scoprendo, però, di non essere tagliato per le attività mercantili. A quel punto decide di studiare giurisprudenza al Lincoln's Inn: nel 1851 ottiene l'abilitazione all'avvocatura, ma tale carriera non gli dà lo sperato successo. Solo iniziando a scrivere scoprirà la sua vera vocazione che si accompagnerà a quella per la pittura – Collins arriverà ad esporre le sue opere alla Royal Academy in una mostra nell'estate del 1849. Ma la sua vera passione rimarrà comunque la letteratura, passione che lo porterà ad essere riconosciuto come il padre del genere poliziesco. Wilkie Collins muore il 23 settembre 1889.
Buongiorno lettori, eccomi con la prima recensione dopo la pausa estiva.
Il libro di cui vi parlo oggi mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice Fazi, che ringrazio per la risposta positiva e la tempestività nell'invio della copia cartacea, che mi ha dato la possibilità di dedicarmi alla lettura prima della partenza per le vacanze.
La pietra di luna è stato pubblicato da Fazi Editore a metà luglio, ma in realtà è un poliziesco molto datato, risale infatti al 1868 e viene identificato come il miglior lavoro dell'autore.
Senza indugi, ecco il mio pensiero.
Yorkshire, Tenuta Verinder 1846.
Nel giorno del suo diciottesimo compleanno, la nobildonna Rachel Verinder, riceve in dono dallo zio uno dei gioielli più grandi al mondo, di inestimabile valore nonostante un'incrinatura nel cuore del diamante, di un giallo così brillante in grado di illuminare ogni cosa di luce riflessa.
Si tratta della famosa Pietra di Luna, un diamante indiano legato ad un'antica leggenda che la vuole incastonata nella fronte del Dio dalle quattro mani e ad una superstizione popolare che dice che porterà sfortuna a chi ne entra in possesso.
Lady Rachel indossa il dono dello zio per tutta la durata della sua festa, ma durante la notte il diamante scompare misteriosamente. 
Ed è qui che entrano in gioco due personaggi che ho davvero apprezzato e che hanno saputo dare alla storia a tratti lenta dovuta al modo di narrare del periodo in cui è stata scritta, un tocco particolare.
Il fidato maggiordomo di Lady Verinder, Gabriel Betteredge, grande estimatore di Robinson Crusoe, che legge e rilegge come una Bibbia, un uomo riservato, posato ma deciso.
Gabriel viene incaricato dal cugino di Rachel, a due anni dal fatto, di stilare un documento che racchiuda gli avvenimenti antecedenti l'arrivo alla tenuta della pietra, e precedenti alla scomparsa.
La voce di Gabriel si alterna a quella degli altri narratori e resterà su tutte quella più godibile da leggere.
L'indole organizzativa del capo della servitù e la dedizione alla famiglia Verinder risalta anche nel suo resoconto: preciso, dettagliato, amorevole e comprensivo nei confronti dei personaggi che gli stanno a cuore e comunque rispettoso verso gli altri.
Partecipa attivamente alle indagini intraprese dalla seconda voce narrante che ha attirato la mia benevolenza, il sergente Cuff, abile rivelatore di misteri, capace di smascherare i criminali meglio camuffati, diffidente e scaltro, ottimo osservatore guidato dall'istinto, si lascia volutamente affiancare dal maggiordomo con la certezza di riuscire prima o poi a carpire i segreti che nascondono i Verinder riguardo ai fattori scatenanti di quello che a suo avviso è il furto della pietra e non una misteriosa sparizione.
Le ambientazioni e le abitudini sono quelle tipiche dell'epoca, l'Inghilterra Vittoriana, ben delineate senza eccedere nei particolari, piacevoli da leggere: case eleganti, giardini meravigliosi, abiti sontuosi, cappellini, gioielli, carrozze e cavalli, servitù, chiacchiere da salotto e matrimoni combinati, il tutto narrato con uno stile prolisso, come richiede il periodo, ma scorrevole.
Certo deve piacere questo modo di raccontare che si sofferma su dialoghi e dettagli che possono venire a noia a lettori che sono più avvezzi alle storie contemporanee che scivolano via sorprendendo, ma il mistero che si trascina e i tre indiani che si presume diano la caccia al diamante, sono un balsamo che lenisce la sensazione dettata dal dilungarsi e contribuiscono  mantenendo alto l'interesse del lettore.
Non aspettatevi particolari colpi di scena, a mio avviso non è un poliziesco che si possa definire avvincente, ma basta riflettere sul fatto  che io giudico secondo i miei criteri di lettrice contemporanea e nonostante questo e ciò che mi tiene lontana da scritti così datati,  ho trovato che Wilkie Collins abbia diretto la scena magistralmente con una capacità narrativa raffinata, dando vita ad uno dei personaggi che più ho amato in assoluto, dalle gesta che restano impresse pur essendo semplici, Gabriel Betteradge, come il maggiordomo Vittorio Fubini, nato dalla penna divina di Francesca Diotallevi.
E il finale? Tanto reale quanto surreale, degno di questo bel libro.
Questa lettura è stata fatta per mettermi alla prova, per distogliere l'attenzione dalle pubblicazioni più scontate, perchè amo aprire i miei orizzonti e imparare ad apprezzare i classici come meritano: Wilkie Collins mi ha sorpresa positivamente, quindi non posso fare altro che consigliare agli amanti del genere, che non l'hanno già letto, questo libro, e invogliare i lettori più moderni a scoprire il mistero della Pietra di Luna.

Un poliziesco classico abilmente congeniato e convincente.
Personaggi amabili e ambientazioni regali.
Un tuffo nel passato, 
in cui il vero protagonista 
è un gioiello indiano e la sua affascinante leggenda.



15 commenti:

  1. Ciao Cuore e bentornata con le tue recensioni. Non ho ancora letto questo classico e mi piace molto la riedizione. L'ho segnato in wl ma non lo leggerò a breve. Ora sento il bisogno di letture immediate, non troppo lunghe e che mi facciano sorridere.
    Bacio grande, Stefi

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    1. Ciao Stefy sono dell'idea che la lunghezza di un libro non conti più di tanto, se ti prende lo divori.
      Riguardo a questo hai ragione, non è così immediato, la narrazione è lenta, rispecchiando i canoni del tempo.
      Fai bene a segnarlo comunque, la riedizione della Fazi è semplicemente meravigliosa, e tenerlo pronto per quando sarai ben predisposta.

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  2. Ciao Cuore e bentornata con le tue recensioni. Non ho ancora letto questo classico e mi piace molto la riedizione. L'ho segnato in wl ma non lo leggerò a breve. Ora sento il bisogno di letture immediate, non troppo lunghe e che mi facciano sorridere.
    Bacio grande, Stefi

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  3. Bentornata a recensire! Questo libro lo avevo visto quando la Fazi mi ha mandato la newsletter, ma non era proprio il mio genere. Vista la tua recensione però mi sento sicura nel consigliarlo a mia cugina che ama questo genere!

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    1. Grazie Ink *-* mi siete mancati!
      Oh per gli amanti del genere è una chicca!

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  4. Cuore buondì, che bello tornare a leggerti ❤️ Sai che quando anche io ho ricevuto la newsletter mi ha subito incuriosita la cover ma frenata il genere? Non e' il mio ma sulla scia della tua recensione mi sento di poter dire che sono affascinata dalla storia della pietra di luna. Ma in fondo dov'e' la novità? Le tue recensioni mi affascinano sempre *_* un abbraccione di cuore

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    1. Ma grazie troppo buona. Anche se non ami il genere perchè non tentare? Certo è un romanzo che richiede un bel pò di tempo e pazienza, per questo motivo l'ho letto in vacanza.

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  5. Cuore come ben sai io amo i classici e quando arriverà il suo momento mi piacerebbe leggerlo. Per ora ho bisogno di letture non troppo lunghe! La tua recensione mi ha permesso di avere un quadro molto chiaro del romanzo e penso ne valga veramente la pena!!! Baci

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    1. Questa è una lettura lunga e richiede pazienza, devi affrontarla in momenti di solitudine. Ora non è il momento ;-)

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  6. Un classico del quale ho avvertito il richiamo in un primo momento per poi desistere in un secondo. Non perché ci sia stato un qualcosa a frenarmi, più che altro mi sono resa conto che non era il suo momento. Leggendoti posso dire che sicuramente lo recupererò, ma più in là. Bentornata!

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    1. Ciao Anna, in effetti io i classici non li prediligo, quelli scritti così lontano dal mio tempo, preferisco quelli ambientati in epoche lontane, ma scritte da autori contemporanei, sono più scorrevoli e godibili, ma questo è scritto davvero bene. I libri non hanno scadenza ;-)

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  7. Ciao Cuore, e bentornata! Questo romanzo dovevo leggerlo anch'io per una lettura di gruppo, ma purtroppo non possiedo il romanzo e non ho potuto leggerlo 😊 Dalla tua recensione però si evince quanto ti sia piaciuto, dunque se avrò modo di leggerlo non mancherò a darti la mia opinione ☺

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  8. Io sono innamorata di questa epoca e proprio per questo mi piacerebbe tantissimo leggerlo, cosa che farò sicuramente prossimamente ;) Il fatto che in mezzo ci sia un mistero da risolvere mi intriga ancora di più ;)

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  9. Bellissimo questo libro.
    Mi è piaciuto perché ogni personaggio ha la sua parte all'interno del libro.
    Davvero bello.

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