Garzanti – 3 novembre 2016
P. 180 - 18.00 €
Vicende familiari, certo, ma che ruotano soprattutto intorno
al nodo emozionale di vecchiaia e infanzia, le due età della debolezza, gli
anni in cui l’individuo è più vulnerabile, più esposto a prevaricazioni,
violenze, umiliazioni, in cui la fortuna di essere nati diventa troppo spesso
fatica di vivere e amarezza. Ed è combattendo l’amarezza con l’ironia
dell’intelligenza che un vecchio professore di lettere, in attesa che il figlio
torni dall’ufficio per accompagnarlo in una casa di riposo, conversa con la
moglie morta. È un dialogo al tempo stesso amoroso e conflittuale. Come
commossa e crudele sarà l’ultima discussione con il figlio. Ritroveremo il
vecchio anni dopo, rintanato come ogni pomeriggio nella soffitta della «Villa»,
intento a sfogliare un vecchio album di fotografie e a esercitare la sua ironia
confidandosi con una piantina di basilico e una sedia vuota. A confrontarsi
invece con il padre morto è Anna, una psicoterapeuta infantile, nella notte in
cui viene a sapere della fuga da casa di un suo assistito, un ragazzo violato
da un’infanzia di indifferenza e disamore. Comparirà anche lui, in questa
notte, e costringerà Anna a un impietoso, feroce bilancio del proprio vissuto,
dominato da quel padre attore famoso e geniale, del cui fascino lei è sempre
stata adoratrice e vittima. Nella terza e ultima stanza, un figlio stanco ed
esasperato è alle prese con la grottesca demenza della vecchia madre. Ma sarà
quella stessa madre, giovane e presente nel ricordo – come giovane e presente è
anche il padre scomparso da anni – a suggerirgli in un momento di lucida
dolcezza: «Capirai alla fine che con quella povera testa delirante e confusa se
n’è andato un mondo…». Nella struttura di questo libro dunque diventano
personaggi, agiscono e parlano tra loro i vivi, i morti e i ricordi. Ma anche i
rimorsi e i desideri. A che mondo appartiene questo convegno fantasmatico in
tre stanze? Semplicemente al mondo della letteratura, luogo sospeso tra cielo e
terra, nel quale, come ci insegna Amleto, «esistono più cose di quante la tua
filosofia conosca».
Neri Pozza - 3 novembre 2016
P. 240 - 16.50 €
All’alba di un nuovo anno, Caterina giunge in Francia dove
sua zia Liliana si è stabilita dopo il fatale incontro con un turista francese.
Nel borgo, antico come un aratro, sembra che il tempo non calchi mai la mano:
campi coltivati a orzo, frutteti per trarvi conserve e marmellate, forni a
legna dove cuocere il pane dal sapore acidulo del lievito madre, tutto sembra
ubbidire a un placido scorrere degli anni e delle ore.
Capelli biondo ruggine e, dipinta sul volto, la bellezza
senza compromessi della gioventù, Caterina ha lasciato Roma, con i suoi androni
scrostati e le strade chiassose, per sfuggire all’abbraccio soffocante di sua
madre e trovare la propria via nel mondo. Conclusi gli studi, ha raggiunto zia
Liliana con la prospettiva di un lavoro in un poliambulatorio e l’idea di dare
una mano nella conduzione del Liliane Coiffure, un lindo salone di parrucchiera
dalle poltroncine viola che la zia ha aperto in quel borgo nel sud della
Francia.
Un giorno capita nel salone un vecchio signore con una massa
scompigliata di capelli e una mano tremante abbandonata lungo la gamba. Si è
ferito alla fronte nel tentativo di accorciarsi da solo i capelli, ed è in
imbarazzo tra quelle poltroncine viola, i vasi di ranuncoli e le riviste di
moda impilate negli angoli. Fuggirebbe, se non fosse per l’accoglienza che gli
riserva Caterina, che si prende subito cura di lui.
Come due anime che si sfiorano e si riconoscono, Caterina e
Delio, il vecchio signore, comprendono all’istante che il filo del destino li
unisce. La sera stessa la ragazza riempie una valigia e si stabilisce nel
casolare accanto alla casa di Delio. Il vecchio vive solo, circondato da una
terra dura, con malerbe che crescono ovunque e cumuli di sterpaglie
affastellati lungo i camminamenti dell’orto, quell’orto che sua moglie Teresa
coltivava con cura prima che la malattia se la portasse via. Caterina non tarda
a capire che un’altra mancanza grava sul cuore malandato del vecchio: Daniele,
il figlio che la foto sulla credenza raffigura come un giovane uomo prestante,
coi capelli un po’ lunghi e un’aria sfrontata, è assente da casa da più di
quattro anni. In paese, dove tutti parlano di lui e qualche ragazza lo nomina
con il rimpianto di una ex innamorata, si sussurra che una grave offesa l’abbia
spinto a rifiutare ogni contatto col padre.
Quando, però, dopo una caduta, Delio cede alla vecchiaia e
si mette a letto col volto scavato dalla stanchezza della vita, Daniele compare
sull’uscio di casa. E Caterina, tormentandosi una ciocca di capelli, lo
accoglie con un sorriso di disagio, il cuore impazzito.
Appassionante romanzo sull’educazione sentimentale di una
giovane donna, scritto con una prosa delicata capace di ritrarre magistralmente
i moti più profondi dell’animo, Finché notte non sia più costituisce una
splendida conferma del talento dell’autrice di Dentro c’è una strada per Parigi.
Minimum Fax - 3 novembre 2016
P. 312 -18.00 €
Perdersi è un libro che ci regala qualcosa di prezioso: la
libertà di esplorare, il piacere di abbandonare le idee precostituite e
abbracciare l’incertezza. D’Ambrosio instaura infatti un dialogo intimo con il
lettore e, attraverso una prosa armoniosa ed equilibrata e uno stile geniale e
frizzante, lo coinvolge in una conversazione continua con se stesso.
La raccolta – che si colloca nella tradizione del New
Journalism di Joan Didion e Hunter Thompson – si apre con due saggi mozzafiato
ambientati a Seattle, luogo natale dell’autore, dissertazioni ironiche e
decisamente folli sulla città prima che diventasse di moda, passando poi a un
brillante scritto su Il giovane Holden in cui si esplora la perdita di
identità. Ma che parli di una città, un personaggio o la sua stessa storia
familiare, è l’isolamento il grande soggetto di D’Ambrosio che in Perdersi,
attraverso il linguaggio del saggio narrativo, sfida le convinzioni mettendosi
in discussione in un modo che una storia o un racconto breve non avrebbero permesso.
Un esempio lucido e spettacolare di moderno romanzo.
Beat Edizioni - 3 novembre 2016
(prima pubblicazione con Neri Pozza 2014)
P. 176 - 9.00 €
Adele passeggia per le strade del suo quartiere a Parigi, e
sembra fragilissima nel suo cappotto sbilenco di lana beige. Ha ottant'anni, e
la città si schiude davanti ai suoi occhi come un paesaggio lontano ed
estraneo: gallerie d'arte al posto di calzolai, corniciai e botteghe passate
per secoli di padre in figlio; corridoi di supermercati anziché la lunga e
rassicurante fila di negozietti di un tempo. Sébastien, suo figlio, vive a
Londra, dove continua a trascurarla e a non condividere con lei pensieri e
affetti. Il giorno in cui, dopo il secondo ictus, suo marito se n'è andato,
Adele ha pianto, ma soltanto perché si è sentita colpevolmente sollevata. Era
diventato irriconoscibile, come "una statua con gli occhi
strabuzzati", ha osato confessare a Martha, la giovane donna che vive con
la figlia di tre anni nell'appartamento affianco al suo. Fino a qualche tempo
fa Martha era sposata e, da agente immobiliare, aveva la testa piena di nozioni
di estimo, norme di diritto, leggi fiscali, regolamenti edilizi. Poi divorzio e
disoccupazione hanno vinto per lei ogni altra combinazione di problemi. Adele,
Martha, Eline: tre donne sole e inquiete, alla ricerca di un posto del mondo
dove stare e ritrovarsi o, come dice la più piccola delle tre, di una strada
che le riporti a casa. La solitudine sembrerebbe irrimediabile, se l'amore non
facesse nuovamente irruzione nella loro vita a indicare che è nel cuore che c'è
una strada per Parigi.
Einaudi - 29 novembre 2016
P. 280 - 19.50 €
Queste storie sono accomunate da riflessioni postume su un
passato che tramanda i suoi misteri senza risolvere rancori, invidie e amori
complicati e cattivi. Senza nessuna garanzia che gli anni possano spegnere gli
incendi della giovinezza, che non smettono di consumare l'ossigeno delle
relazioni. Quella tra le sorelle Et e Char, per esempio, avvinghiate l'una
all'altra più dal risentimento che dall'affetto, o quella tra Val e Cam, in
"Perdono di famiglia", dove l'insofferenza della sorella per l'eterna
accoglienza benevola riservata dalla madre al figliol prodigo, si risolve nella
rivendicazione del diritto a non perdonare, mai. Nel racconto finale dilaga
l'acqua torbida e scura del rapporto tra madre e figlia: "La valle
dell'Ottawa" è costruito come un collage, una sorta di album di famiglia
per quadri successivi e per viaggi paralleli nel passato. Un racconto ambizioso
per complessità di struttura e profondità di analisi, ma soprattutto, come oggi
sappiamo, la promessa di altre storie a venire...
L'ultima famiglia di Istanbul - Ayse Kulin
Newton Compton Editore - 3 novembre
P. 304 - 12 €
L'ultima famiglia di Istanbul - Ayse Kulin
Newton Compton Editore - 3 novembre
P. 304 - 12 €
19 gennaio 1995. Il corpo senza vita di Aylin Devrimel
Nadowlsky Goldberg viene ritrovato nel suo giardino.
La sua scomparsa è uno shock: Aylin era una persona ammirata
e piena di talento, chi può aver voluto la sua morte? Chi, fra le molte persone
che ha aiutato, le poche che ha ferito, e quelle che ha abbandonato può essersi
trasformato in un assassino?
Nel corso della sua vita, Aylin è stata molte cose: un’esile
e timida ragazzina, una bellissima giovane donna, la sposa di un dispotico
principe libico, un’ambiziosa studentessa di medicina. È stata una seduttrice,
un’insegnante, una stimata psichiatra e un tenente colonnello dell’esercito
americano. Ma soprattutto ha amato con tutta se stessa e ha perseguito la
verità e la felicità senza arrendersi mai. Perché in ogni ruolo che si è
trovata a ricoprire, Aylin ha messo il suo cuore, la sua mente, la sua anima.
Una vita straordinaria, piena di passione e di avventura,
che si è conclusa troppo presto…
Marsilio - 3 novembre 2016
P. 208 - 15 €
Seppur non manchino spettri e stregate visioni, non è il
soprannaturale di per sé il segno forte di questi racconti di Dickens, ma
piuttosto il mistero: mistero di passioni devastanti e maniacali ossessioni,
oscuri ed enigmatici presagi di un destino incombente o torturanti memorie di
un passato lontano. E ancora, mistero di parole che tornano implacabili a
scandire i tempi della vita e i percorsi del racconto, mistero di sguardi e
gesti indecifrabili - coprirsi gli occhi con un braccio, seguire
compulsivamente con la mano le fibre di una stuoia -, di strani anomali
personaggi e di ambigue storie in cui si sfuma il confine tra realtà e
allucinazione, ragione e follia, vita e morte. Storie tanto più inquietanti
quanto più calate in quel contesto, e linguaggio, “realistico”, di cui Dickens
è maestro insuperabile, che puntualmente viene smantellato nelle sue labili,
illusorie certezze. Alla forza immaginativa di questo contrasto contribuisce il
particolare genere di molti dei testi qui presentati, che sono brevi narrazioni
in sé compiute inserite nei romanzi (Il Circolo Pickwick, La piccola Dorrit, Un
racconto di due città), con la funzione di spezzare il flusso del reale e, quasi
inavvertitamente, passare il testimone da personaggi realistici, comici o
convenzionali, a cupe, spettrali figure della trasgressione: pazzi, assassini,
padri maledetti e crudeli, spose dementi e disperate. Unico racconto autonomo a
tutti gli effetti è lo splendido Linea secondaria nr. 1. Il casellante, da
molti considerato il più bello di Dickens: il tetro buco nero della galleria
ferroviaria sul quale balugina a tratti una tetra luce rossa a segnalare un
pericolo sconosciuto e palpabile, fantasmatico e reale, può ben essere assunto
a immagine-simbolo dello spazio in cui si muovono questi racconti, e in cui
vertiginosamente si confondono le nostre luci e le nostre ombre.
Sperling&Kupfer - 29 novembre 2016
P. 192 - 15.90 €
Cosa c’è di più bello che accoccolarsi sulla propria
poltrona preferita, nel tepore di una coperta sorseggiando cioccolata alla
cannella? Oppure di preparare una cena per gli amici, piatti semplici, una
composizione floreale come centrotavola e la luce soffusa delle candele? Questo
è Hygge, l’antica tradizione danese che rende speciale ogni luogo e ogni
momento, creando un senso di intimità e comfort.
In questo libro è racchiuso il segreto del viver bene: tanti
consigli e suggerimenti per riscoprire i piaceri quotidiani, gustarsi l’attimo
e scandire la giornata con innocenti (ma piacevolissime) coccole.
Sperling&Kupfer - 29 novembre 2016
P. 240 - 18.90 €
Quando il fratello maggiore Kyle viene ucciso in
Afghanistan, il giovane Justin non riesce a crederci. Ma il fratello ha
lasciato qualcosa dietro di sé, o meglio qualcuno… Max, il cane che era con lui
sul campo di battaglia e che ora, traumatizzato dalla morte della sua guida,
non è più in grado di prestare servizio. Max viene quindi mandato in America e
adottato dalla famiglia del ragazzo. Tra Max e Justin si crea presto un intenso
legame e i due imparano a fidarsi l’uno dell’altro. È l’inizio di un’amicizia
speciale e un’avventura adrenalinica, che porterà alla luce ciò che è realmente
accaduto a Kyle in Afghanistan.
Fazi Editore - 10 novembre 2016
P. 324 - 10.50 €
A oltre vent’anni dalla morte di John Williams, i suoi
romanzi sono amati da milioni di persone nel mondo e considerati fra i migliori
esemplari di narrativa americana del ventesimo secolo, tanto che i lettori
iniziano a chiedersi: che storia si nasconde dietro a Stoner? Chi è l’uomo che
scrisse questo romanzo perfetto?
«A volte basta guardare una persona per sapere quanto sia
stata interessante la sua vita», osserva Anne Marie Candido, la curatrice delle
carte di John Williams. E con il tempo il volto dello scrittore si era riempito
di rughe, segni inequivocabili di una vita piena e sofferta e di una quotidiana
ed estenuante lotta per essere riconosciuto come romanziere.
Probabilmente con Stoner Williams ha voluto esorcizzare la
sua paura di morire nell’anonimato, come accade al protagonista del suo
capolavoro: un ragazzo di campagna del Missouri che diventa professore, si
accontenta di una vita senza scossoni e mantiene un atteggiamento di passiva e
serena accettazione per tutto ciò che accade. Williams invece è il contrario:
anch’egli di estrazione contadina, procede ostinatamente in salita e non
demorde. Il romanziere e il suo doppio sono entrambi infelici ma, se Stoner è
un tipo accomodante e comprensivo, Williams ha invece un carattere impossibile
ed è ossessionato da un unico pensiero: essere preso sul serio come artista. Il
paradosso che gli si para davanti è che, proprio quando la strada si spiana e
il suo talento pare trovare il pubblico riconoscimento, lui non ha più molto da
dare e da dire: ha già speso le sue energie migliori e si richiude in una
spirale di autodistruzione, tra alcol, fumo e risentimento nei confronti del
mondo letterario e di quello accademico.
Attraverso una biografia meticolosa, coinvolgente e ben
scritta, possiamo finalmente scoprire chi è l’uomo che sta dietro a un’opera
straordinaria come Stoner, ma anche ad altri tre ottimi romanzi, Nulla, solo la
notte, Butcher’s Crossing e Augustus, con il rimpianto di avergli riconosciuto
la gloria troppo tardi ma con la consapevolezza di aver scoperto un piccolo e discreto
eroe dei nostri giorni.
Fazi Editore - 10 novembre 2016
P. 324 - 18.50 €
Irlanda, 1922. La giovane Mary Lavelle intraprende un lungo
viaggio per raggiungere Altorno, in Spagna, dove l’attende un incarico di
istitutrice e insegnante di inglese presso la famiglia Areavaga. La decisione
del fidanzato John di rimandare le nozze, in attesa di una più soddisfacente
stabilità economica, è solo il pretesto della partenza. La verità è che Mary
intende seguire, finalmente, l’impulso all’indipendenza, e la Spagna risponde
perfettamente al suo bisogno d’avventura. I colori sconvolgenti del paesaggio,
il carattere misterioso e infuocato degli abitanti, l’eleganza e il sangue
della corrida colpiscono profondamente la giovane, iniziata ai misteri
dell’affascinante paese del Sud dal circolo delle “miss” irlandesi che vi
abitano da molti anni. Una di loro le confesserà di amarla, in due pagine di
sincera intensità che, nel 1936, costarono al libro la censura immediata. Ma
Mary è destinata a ricambiare, con grande sensualità, l’amore di Juanito, il
figlio sposato degli Areavaga, provocando lo scandalo che segnerà la vita di
tutti.
Einaudi - 15 novembre 2016
P. 208 - 15.80 €
Quando le acque gelide del lago di Fingerbone si chiudono su
un'altra anima, in città a occuparsi di Ruth e Lucille, le due bambine rimaste
orfane, torna la giovane zia Sylvie. Sylvie indossa abitini leggeri sotto il
cappotto informe, ama la luce e gli spazi aperti e viaggia per l'America sui
treni merci. Sa che il miglior antidoto alla perdita è non avere e crede che la
casa sia piú un luogo dell'anima che di regole e mattoni.
Longanesi - novembre 2016
P. 400 - 18.60 €
Marcus, il cacciatore del buio, questa volta dovrà
combattere contro il tempo e contro un male oscuro, che paralizza la città
eterna e nega agli uomini la verità e la luce. Una Roma così buia non l'avete
mai vista - Fu il primo dei tribunali della Curia romana ecclesiastica, ed è
istituito per le questioni di coscienza. Le sue origini risalgono al XIII
secolo, quando per autorità di Innocenzo IV i penitenzieri di Roma si
costituirono in collegio sotto la presidenza di un cardinale. Il suo potere
giurisdizionale variò secondo i tempi, ma è certo che la Penitenzieria si sia
occupata e continui ad occuparsi di cose oscure, indicibili e pericolose. Come
fu in epoca controriformista per le suppliche dei condannati a morte per
stregoneria. La Santa Penitenzieria Apostolica è anche altrimenti conosciuta
come: il tribunale delle anime. E' qui che Bene e Male giocano la loro partita
con il destino degli uomini. Il tribunale infatti si occupa dell'archivio
criminale più imponente che esista al mondo, quello delle confessioni dei
peccati più gravi. E' per questo che esistono i penitenzieri: sono loro la
presenza segreta su molte scene del crimine, sono loro che sono alla costante
ricerca di ciò che l'occhio di un semplice detective non può scorgere.
Un'anomalia.
Mondadori - novembre 2016
P. 832 - 23 €
Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più il
ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri
Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il
mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua
anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno
cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo
dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di
quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del
Regime. È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa
dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo
a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare
sarà altissimo. Dodici anni dopo L'ombra del vento, Carlos Ruiz Zafón torna con
un'opera monumentale per portare a compimento la serie del Cimitero dei Libri
Dimenticati. Il Labirinto degli Spiriti è un romanzo inebriante, fatto di
passioni, intrighi e avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo
a camminare per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e
il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. E arriveremo finalmente a
scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge l'apice della sua
intensità e al tempo stesso celebra, maestosamente, il mondo dei libri, l'arte
di raccontare storie e il legame magico che si stabilisce tra la letteratura e
la vita. Carlos Ruiz Zafón è uno degli scrittori più conosciuti nel panorama
della letteratura internazionale dei nostri giorni e l'autore spagnolo più
letto in tutto il mondo dopo Cervantes. Le sue opere sono state tradotte in più
di cinquanta lingue. Ha cominciato la sua carriera nel 1993 con un libro per
ragazzi, Il Principe della Nebbia, che, insieme al Palazzo della Mezzanotte e
alle Luci di settembre, forma la "Trilogia della Nebbia". A questa
serie è seguito poi Marina. Nel 2001 ha pubblicato L'ombra del vento
(Mondadori, 2004), il primo romanzo della saga del Cimitero dei Libri
Dimenticati, che comprende Il gioco dell'angelo, Il Prigioniero del Cielo e Il
Labirinto degli Spiriti: un universo letterario che si è trasformato in uno dei
più grandi fenomeni editoriali dei cinque continenti. I suoi romanzi, in
Italia, sono tutti pubblicati da Mondadori.
Cairo - 10 novembre 2016
P. 480 - 18.90 €
Veronika Evans, discussa fotoreporter delle nobili cause,
non vuole più saperne di collaborare con il NYPD: ha ancora negli occhi la scia
di sangue dell’ultima indagine, l’orrore della verità nel cuore. Per rimettere
insieme i pezzi, è volata in Groenlandia a documentare la silenziosa mattanza
delle foche, ma il passato la raggiunge anche dall’altra parte del mondo.
Fisher, il capo del Detective Bureau, ha bisogno di lei a
New York: sotto i leoni di pietra della Public Library è stato rinvenuto il
cadavere di una donna. Seduta, truccata, in abito da sera: una scena del
crimine che sembra un’installazione contemporanea. Sono i giorni della 35esima
Esposizione Internazionale di Arte Moderna, in cui si festeggia il gemellaggio
artistico tra New York e la Biennale di Venezia. Nella schiera di artisti
famosi, uno si è trasformato in killer per realizzare un capolavoro senza
precedenti. Firma gli omicidi con degli enigmi che conducono a un altro serial
killer, dietro le sbarre di un carcere di massima sicurezza in attesa di essere
giustiziato. Ma pronto a mettere in atto la propria vendetta.
Due assassini, due modus operandi. Un solo legame: una donna
scomparsa a Londra da oltre un decennio.
Quando il quadro indiziario sembra delinearsi, tra le pieghe
della strategia omicida spunta la vera minaccia: un piano criminale più esteso,
che somma moventi differenti e coinvolge altri killer. Follower. Uniti dallo
stesso passato e determinati a fare in modo che il 29 diventi una data da
ricordare. A New York, in Virginia e a Venezia. Perché è il giorno
dell’esecuzione, della vendetta. Della strage.
Spino Editore - 2016
P. 208 - 12 €
Dobbiamo togliere la polvere dalle mensole della nostra
storia e far risplendere di luce naturale ciò che vi è sopra. Luce autentica,
non artificiale. È la nostra identità. Dobbiamo esserne anche pienamente
consapevoli, in modo che ci venga spontaneo raccontarlo in modo naturale e
affascinante, perché è la nostra coscienza. E infine è necessario capire che
l’ospite è sacro, va trattato come noi vorremmo essere trattati. Accolto in un
ambiente pulito, ordinato, come quando un ospite importante entra in casa
nostra e noi sistemiamo con cura le sedie, i cuscini sul divano, laviamo i
piatti, diamo una pulita al pavimento e gettiamo la spazzatura. Eccole qui le
chiavi per far funzionare il turismo: identità, coscienza e rispetto.
E ora ditemi lettori, quale titolo ha attirato la vostra attenzione?
Aspetto di sapere cosa regalerete e cosa VI regalerete!
Ciao cuore💕 Il libro della Amadei ce l'ho già, curiosa di sapere se mi piacerà come il suo precedente "Dentro c'è una strada per Parigi. Non mancherò di seguire Carrisi e il suo Marcus, mi aspetto un bel libro anche dalla Munroe!
RispondiEliminaCara Ida che bello trovarti qui! Il libro della Amedei che hai citato mi ispira moltissimo, ci farò un pensierino, come anche gli Einaudi e Fazi. Ma quello che aspetto trepidante è lui, Carlos Ruiz Zafòn e il suo cimitero dei libri dimenticati. Grazie per essere passata smack!
Eliminail natale si avvicina e la mia lista si allunga a dismisura, speriamo però che i miei familiari non facciano come sempre. con la scusa del "MA TU HAI GIA LETTO TUTTO" non mi regalano mai libri :( me triste
RispondiEliminaConosco bene questa affermazione...per questo ho iniziato a regalarmi libri da sola ;-)
EliminaUltimamente sto riscoprendo Minimum Fax e D'Ambrosio è già in lista, oltre a qualche altro titolo per cui attendo Libraccio.
RispondiEliminaDi Novita Amadei vorrei leggere pure qualcosa però le recensioni contrastanti mi frenano. Consigli? :)
Di D'Ambrosio aspetto il tuo parere, non mi convince del tutto. Novita Amadei non la conosco ma una persona di cui mi fido, nonchè esperta lettrice, mi ha consigliato Dentro c'è una strada per Parigi :-)
EliminaUh Belle le liste di Natale :) Allora tra tutti i titoli proposti ho "Finché notte non sia più" ma ora come ora non sarei dirti se mi sta prendendo o meno. Vedremo! :)
RispondiEliminaListe a cui attingerò io stessa per farmi qualche regalo meritato ;-)
EliminaAspetto il tuo parere sulla Amadei.