Buona sera lettori e apprendisti cuochi , sono un pò affaticata
da questo intenso weekend, proprio non mi metto in testa che per certe cose sono
vecchietta ormai…ma come rinunciare ad una serata con gli amici, risate, musica
e balli sfrenati? Mai e poi mai!
Torno dopo il post di presentazione del progetto, che trovate qui(se ve lo siete perso, leggetelo per capire come mai mi improvviso cuoca ), a
condividere con voi il pranzo che secondo tradizione, imbandisce le tavole della
mia regione, l’Emilia Romagna.
Siete pronti? Siete affamati e curiosi di provare nuovi sapori?
E allora diamo inizio alle danze!
Susanna dice: “Si siamo tornate in una forma un pò diversa, una con l'anima
l'altra con la tastiera ma sempre insieme.................. dove eravamo
rimaste??? Per i vini abbinati al pranzo di Natale ho pensato di partire
dall'amore di Diana per la sua Modena con le diverse varianti del LAMBRUSCO
GRASPAROSSA DI CASTELVETRO ( MO ).
Antipasto
Affettati misti al piatto, parmigiano reggiano con gocce di
aceto balsamico invecchiato.
Vino: Lambrusco Grasparossa di
Castelvetro Rosè
QUALITA': Frizzante
VITIGNO UTILIZZATO: 100% Lambrusco Grasparossa Castelvetro
CLASSIFICAZIONE: D.O.P Denominazione Origine Controllata
SISTEMA DI PRODUZIONE: uve provenienti da agricoltura Bio
RACCOLTA: manuale
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6/7°C.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE: colore rosa con riflessi violacei brillanti. Al naso emerge un sentore di frutta esotica, ananas e agrumi.
CALICE: FLUTE, per valorizzare le bollicine che dal basso
risalgono verso l'alto.
Primo
Brodo di carne Fare il brodo è
un'arte ,no non sto esagerando, oggi si usa molto la pentola a pressione per
questione del poco tempo a disposizione, ma vi assicuro che con il brodo fatto
alla vecchia maniera non c’è paragone.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 500g di copertina di manzo, un
quarto di cappone, 200g di doppione con osso, una cipolla, una carota, un
pomodoro maturo, una costa di sedano, un aglio vestito, sale grosso.
ESECUZIONE: Per ottenere un buon brodo limpido ,bisogna mettere
la carne in una pentola capiente e dai bordi alti, con acqua molto fredda, le
verdure intere, e l'aglio vestito, che contribuisce alla limpidezza del brodo.
Portate a bollore e abbassate il fuoco, in superficie, per i primi 10 minuti si
formerà una schiuma scura, con una schiumarola o un mestolo forato dovete
eliminarla. A questo punto tenete il bollore al minimo, coprite e continuate la
cottura x 3 ore. A fine cottura passate il brodo attraverso un colino dalle
maglie molto fitte per eliminare eventuali residui della carne; utilizzatelo per
cuocere ,tagliatelline, tortellini, quadretti, passatelli, eccetera.........La
carne potete usarla con salsine cotte o crude di verdura.
Tortellini della Diana
INGREDIENTI PER 8 PERSONE: 100g. di lonza
di maiale tritata, 100g polpa di vitello tritata, 100g di mortadella bologna,
100g. di prosciutto crudo, 20g di burro, 2 uova, 1 grattata di noce moscata
abbondante, 150g di formaggio parmigiano grattugiato, sale e pepe.
ESECUZIONE: Fate rosolare la carne tritata
in un tegame con il burro fuso, salate, pepate, mescolate e cuocete per 10
minuti. Passate per 2 volte nel mixer, aggiungendo la mortadella e il prosciutto
crudo, raccogliete la carne in una terrina, incorporatevi le uova, il sale e il
pepe, la noce moscata e amalgamate il tutto unendo 150g di parmigiano, fino ad
avere un composto omogeneo.
PER LA PASTA: disponete la farina a fontana
sulla spianatoia, mettete al centro le uova e impastate il tutto fino ad
ottenere un impasto sodo e liscio. Stendete in una sfoglia sottilissima poco
alla volta con il mattarello infarinato quanto basta perchè la pasta non si
attacchi, (oppure tiratela con la macchina per la pasta). Ritagliate tanti
quadrati di 4 cm e ponete al centro un cucchiaino scarso di ripieno, poi
ripiegate i quadrati a triangolo e sigillate unendo le estremità fissandole
insieme con un pizzico. Cuocete nel brodo di carne.
Vino: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Spumante
metodo classico
COLORE: rosso
ODORE: vinoso
SPUMA: vivace, evanescente
GRADAZIONE ALCOLICA: minimo 10;5°
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10-12°C.
CALICE: a forma di tulipano stelo lungo
Secondo
Arrosto di vitello al latte
INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 800g di polpa di vitello, 2,5 dl di
latte, 40g di pancetta in una sola fetta, una foglia di alloro, 20g. di burro, 2
cucchiai di olio di oliva extravergine, sale e pepe.
ESECUZIONE: tagliate la pancetta a listarelle con un coltello
affilato, praticate dei fori nella carne e inseritevi la pancetta; legate
l'arrosto di vitello, salatelo e pepatelo. In un tegame scaldate l'olio e il
burro con una foglia di alloro, poi unitevi la carne e fatela rosolare
uniformemente, versatevi 1,5 dl di latte e continuate la cottura a fuoco
moderato e tegame coperto per 1 e 45 minuti aggiungendo ogni tanto un poco di
latte e acqua girando frequentemente la carne. Eliminate l'alloro, sgocciolate
l'arrosto, affettatelo e disponetelo su un piatto da portata, sgrassate il fondo
di cottura, fatelo ridurre a fuoco vivo e versatelo sulla carne. Servite ben
caldo.
Patate arrosto
INGREDIENTI PER 4 PERSONE: Patate 1,2kg, 3 cucchiai di “aglione
di Modena” (che è fatto con sale, salvia, rosmarino), olio extravergine di
oliva, pepe.
ESECUZIONE: Pelate le patate e tagliatele a cubetti non molto
piccoli, lessatele in acqua bollente per 7-8 minuti. Scolatele, foderate il
piatto del forno con carta forno e metteteci le patate, spolverizzatele con
l'aglione Modena, irroratele con l'olio a vostro piacere, infornate a forno
caldo a 220°C per 40-45 minuti mescolando ogni tanto. Le patate devono risultare
belle dorate e croccanti, se dovessero annerirsi abbassate il forno e portate a
fine cottura.
Vino: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro D.O.C Abboccato
Spago
COLORE: Rosso intenso
ODORE: vinoso con profumo fruttato
SAPORE: asciutto, piacevolmente sapido
ASPETTO: brillante
SPUMA: vivace, evanescente dal colore rosato chiaro
GRADAZIONE: 10.5% vol.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 14°-16°.C. di cantina
CALICE: calice tulipano poco largo stelo lungo
Dolce
Pane di Natale
INGREDIENTI: 300 gr di farina bianca, 150
gr di zucchero, 50 gr burro, 2 uova, 40 gr di cacao amaro, liquore sassolino,
una bustina di lievito in polvere per dolci, 50 gr di noci sgusciate, 50 gr di
mandorle spellate, 50 gr di pinoli, 50 gr di uvetta, 20 gr di semi di
finocchio, Saba.
La Saba è un condimento tipico di Emilia
Romagna, Marche e Sardegnaa, dove è considerata tra i sapori tipici
dell'alimentazione contadina. È uno sciroppo d'uva che si ottiene dal mosto appena pronto, di uva bianca
o rossa. La Saba è detta infatti anche "mosto cotto", "vino cotto" o "miele
d'uva" (allo stato attuale della normativa sull'etichettatura, è sconsigliabile
mettere in commercio la Saba con il nome "miele d'uva". Il mosto viene versato
in un paiolo di rame insieme a mezza dozzina di noci con il guscio che,
rivoltandosi nel lento bollire, aiutano il mosto a non attaccarsi al fondo del
recipiente. La Saba è pronta quando si sarà ridotta ad un terzo della sua
quantità iniziale. Risulta molto dolce e si conserva
benissimo proprio grazie al tenore zuccherino (si
trova anche al supermercato ).
ESECUZIONE: mettete la farina su una
spianatoia e al centro mettete le uova, lo zucchero, il cacao, il burro morbido,
il liquore e il lievito, impastate bene e unite le noci, le mandorle tritate, i
pinoli, l'uvetta già ammollata e i semi di finocchio pestati. Imburrate e
infarinate una teglia ( o usate carta forno), stendete l'impasto e infornate a
170°C per 40 minuti. Appena pronto glassatelo con la Saba, lasciate raffreddare
e servite.
Vino dolce: Lambrusco di Sorbara dolce fresco, sapido e
aromatico
GRADAZIONE ALCOLICA: minimo 10,5°
CALICE: coppa svasata permette ai profumi di liberarsi senza disturbare il
naso.
Miei cari lettori/cuochi, mettete da parte le diete e godetevi il pranzo di Natale con serenità, qualunque sia la tradizione del vostro paese, rispettatela, non c’è niente di più bello di una tavola imbandita, la casa piena di profumi che sanno di ricordi e non dimenticate che la cuoca Diana vi consiglia…di cucinare!
Ricette dal blog personale di Diana Barbati, vini abbinati scelti da Susanna Barbati.
Buon Natale a tutti dalla vostra
Il Pane di Natale sembra buono, vorrei provarlo *_*
RispondiEliminaÈ un sapore particolare, pieno. Era mia zia a farlo, quest'anno magari ci provo anch'io!
EliminaGRAZIE, ANCORA GRAZIE CUORE SEI UNICA. Le lacrime non previste sono scese, non avrei voluto ma è cosi. E' bello averla anche solo virtualmente frà noi! le tue vecchie ragazze ringraziano! Ancora buon lavoro.
RispondiEliminaLe vecchie ragazze ti vogliono un mondo di bene. Diana e Susanna
RispondiEliminaÈ come ritrovarla un po'...
EliminaÈ come ritrovarla un po'...
EliminaUn bellissimo menù.. I tortellini in brodo sono i preferiti di mio papà e l'arrosto mi ispira parecchio.. Complimenti;)
RispondiEliminaOh ma grazie! Di a tuo papà che se vuole gliene mandiamo una camionata!
EliminaMa tu pensa, stavo inavvertitamente per perdermi il post del pranzo di Natale!!!
RispondiEliminaHo un debole per il tocco delicato e armonioso che dai a questo blog, impreziosito ancora di più se possibile da questa nuova chicca.
Tanto per cominciare lasciami dire che mi sembra di sentirlo persino fino a qui l'odore di quel pane di Natale. I tortellini li conosco bene (mia madre ha un negozio di pasta fresca, quindi ti lascio immaginare le meraviglie che fanno le sue mani) ma personalmente li preferisco alla panna.
Il menù a casa mia vede di solito in tavola il brodo col cardone (anche se io lo passo sempre, eh eh), seguito ovviamente dalle lasagne della nonna, il secondo è variabile dall'agnello agli arrosticini. Poi, per la mia somma gioia, castagne arrosto o lesse (con una foglia d'alloro preferibilmente). Dulcis in fundo ... verso l'ora della merenda, dopo aver smaltito un po' del pranzo giocando a carte e chiacchierando allegramente, una fetta (ma sì dai, anche due) di pandoro e un pezzo di torrone bianco rigorosamente non tenero.
Ahhhhhhh ... che c'è di più commovente di una tavola imbandita?
Okay, forse solo la penna di Alice Sebold.
Aspetto al più presto l'invito della mamma!!! ;-) Oh la tavola imbandita, quale meraviglia...con contegno si mangia tutto! Panna o brodo viva i tortellini e grazie per i tuoi apprezzamenti Rosa, mi fanno tanto piacere :-) Buona Nataleeee
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RispondiEliminaSono contenta che sia piaciuta questa iniziativa. E' una rubrica di " Il Cuore in un libro " bella e delicata come solo Cuore sa fare ricordando la cuoca Diana, la sua tatona e la mia babbioncella bella. Grazie a tutti quelle che hanno apprezzato e cucinato un po della nostra bella Emilia Romagna tanto cara a Diana. Vi abbraccio tutti Susanna cin cin
RispondiEliminaDimenticavo............. il cin cin, ovviamente è fatto alzando il calice con " Lambrusco di Castelvetro DOC "rosso e spumeggiante come il lambrusco " l'oro rosso sa essere!!! "
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