giovedì 30 giugno 2016

Recensione #58 "Scrivere è un mestiere pericoloso" di Alice Basso *Garzanti*

Scrivere è un mestiere pericoloso - Alice Basso
Garzanti - 12 maggio 2016
Pagine 348 - Prezzo € 16.40 - Sinossi qui


Buona sera lettori, torno nel mio angolino di mondo per postare la recensione di un libro che a sorpresa e senza mezzi termini mi ha stregata: sto parlando dell'ultima fatica di Alice Basso, Scrivere è un mestiere pericoloso, edito da Garzanti, dove ritroviamo la nostra mitica Vani Sarca alle prese con un nuovo libro da scrivere "per conto di", e l'ennesimo giallo da risolvere.
Nel 2015 la ghostwriter Silvana Sarca irrompe nelle nostre vite sconvolgendole, saltando fuori da "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" preso in considerazione da me solo dopo parecchi mesi dall'uscita, complice il passaparola tra blogger.
Da subito sono stata colpita dal personaggio che, del romanzo da cui è nato, si è impossessato totalmente della scena, la sua verve non lascia spazio a null'altro, a fargli da coreografia una storia carina ma scontata, non alla sua altezza.
Riflettendo sono arrivata alla conclusione che l'autrice forse l'ha fatto volutamente, ha concesso a Vani lo spazio di cui aveva bisogno per conquistarsi un posticino nel cuore dei lettori, premeditando un seguito.
E il seguito è arrivato con il botto: la dottoressa Sarca, ha pensato bene di fare i bagagli, ha preso tutti i suoi libri ed è venuta con me in vacanza, regalandomi delle ore troppo, ma troppo belle!
Alice Basso mi ha stupita, perché non solo mi ha ridato la mia "amica", ma l'ha inserita in un contesto perfetto, tessendo una trama divertente, intrigante e briosa, approfondendo con cura tutti i dettagli e lasciando per noi lettori delle perle di saggezza sparse qua e là che arricchiscono la narrazione rendendola unica.
Io e Vani siamo diametralmente opposte, è vero che come lei amo  il nero, gli anfibi e lo smalto viola, il Natale mi piace solo perchè non si lavora, amo i libri e scrivere, ma non credo che Vani canti a squarciagola le canzoni di Laura Pausini, la sua anima "dark" la metterebbe a tacere facendo vibrare le corde della sua chitarra elettrica.

"Ho trentaquattro anni. Da quasi venti mi vesto come se un incendio domestico mi avesse risparmiato solo i costumi di Halloween. Mi trucco in un modo che Theda Bara avrebbe trovato disturbante. Mi pettino come il sogno erotico di un cyberpunk (o semplicemente come una che si taglia i capelli da sola in bagno). Persino adesso che giaccio sudata sul tatami indosso leggins neri, maglietta nera dei Clash e una fascia di spugna nera cerca di tenermi il ciuffo lontano dalle cornee. Biondo, quello, perché madre natura è una signora impegnata e a volte le scappa qualche cantonata.
Però ecco: sono una che si veste di nero e catene e si taglia i capelli allo specchio. Ho la grazia di un minatore e il linguaggio di un ergastolano. Modestamente sono la creatura meno frivola e leziosa di mia conoscenza."

Questo è solo un piccolo assaggio perché Vani è molto altro: è intuizione pura, caratteristica che a me decisamente manca, (si è rivelato una bella fregatura molto spesso ), entra nella testa delle persone, le analizza e sfrutta il risultato, non la inganna nessuno, o quasi; odia il rosa e il campeggio mentre la mia visione a colori della vita raggiunge la massima espressione vagabondando in camper.
Ha una profonda avversione per le persone in generale, familiari compresi, la compagnia che predilige è quella di birra scura e patatine al formaggio, è una sociopatica controcorrente, il mio esatto contrario.
Studia, legge e scrive libri che non riporteranno mai il suo nome, e lo fa divinamente bene, le sue opere sfondano, e mentre lei osserva lo spettacolo dietro le quinte, gli altri si inchinano davanti alla standing ovation.
Vani è il mio rovescio della medaglia, e nonostante questo io la adoro.
Così come ho apprezzato il commissario Romeo Berganza, personaggio che non aveva smosso in me particolare interesse nel primo volume.
In "Scrivere è un mestiere pericoloso" invece, la personalità dell'affascinate e tenebroso commissario che tanto mi ricorda Salvo Montalbano, dal carattere burbero e riflessivo, emerge con decisione rivelando una qualità che mai mi sarei aspettata: ai fornelli è un asso.
L'incarico di Vani è quello di intervistare Irma, l'anziana cuoca di una famiglia torinese di sarti artigiani, affermatasi negli anni sessanta a livello mondiale e scrivere un ricettario moderno alternando i cibi ad aneddoti di vita quotidiana di tale famiglia.
Irma ricorda perfettamente ogni particolare della vita vissuta alla villa dei Giay Marin, ciò che la sua mente ha rimosso è il procedimento di creazione delle ricette...Ed ecco che entra in scena il commissario Berganza con  le sue doti e conoscenze culinarie, una scelta calzante.
Irma, è un bellissimo personaggio chiave, l'empatia è stata immediata, è la versione datata di Vani, diretta, schietta e vivace nell'esprimersi; ho viaggiato indietro nel tempo leggendo le sue memorie, la sua voce d'improvviso era quella della mia bis nonna che mi raccontava la sua infanzia tenendomi sulle ginocchia. E poi la rivelazione che mi riporta bruscamente al presente: un omicidio, una confessione e un caso da riaprire, un commissario e una ghostwriter intuitiva che collaborano per far luce sui fatti.
L'autrice ha fatto un salto di qualità davvero notevole, il romanzo è gradevole, emozionante e sviluppato con minuzia, distinguendosi per le abili e un pò "acide"riflessioni di Vani, mantenendo scorrevolezza e ilarità : i personaggi, le ambientazioni e gli avvenimenti danno vita ad un'esilarante sit-commedy, l'epilogo dipana il mistero lasciando aperto uno spiraglio in cui si intravede, fortunatamente, una luce che riflette sul terzo volume della serie.
"Scrivere è un mestiere pericoloso" è un giallo moderno, originale e ironico, godibile in ogni sua parte, non ci si annoia mai in compagnia di Alice Basso che ha uno stile inconfondibile, è sagace e brillante, è la voce di Vani che si esprime, si racconta, che impugna un pennello imbevuto di mille sfumature e imbratta con sprazzi di colore ogni pagina e i pensieri del lettore, alla faccia della sua "anima dark".
Cosa volere di più? Un incontro letterario con l'autrice sarebbe il top.
I pensieri diventano cose...A meno che prima delle 21 non caschi il mondo, o vibrazioni negative mi impediscano di raggiungere Alice Basso alla Libreria Volante di Lecco, parteciperò all'incontro che la vedrà protagonista. Immaginate la mia felicità?

Un romanzo brillante
che mi ha inaspettatamente stupita.
Una protagonista originale, sagace e arguta,
una penna inconfondibile.

Detto questo non mi resta che darvi la buona notte e consigliarvi vivamente l'accoppiata Alice/Vani, un connubio perfetto! Sogni d'oro e a prestissimo,

20 commenti:

  1. che bella recensione hai centrato l'essenza del libro in pieno!!!!! io adoro amo stravedo per Vani e non potevo che amare questo secondo volume. Alice poi è una persona fantastica conoscerla di persona è stato un onore ed un privilegio, divertiti assieme a lei all'incontro in libreria!!! a presto

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Ma grazie Chicca! Non sto più nella pelle, cercherò di godere a pieno di questa opportunità;-)

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  2. Felicissimo, come ti dicevo, che ti sia piaciuto!

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  3. Sono contenta anch'io ti sia piaciuto :) Ho letto il volume precedente, che purtroppo non mi aveva entusiasmato molto. Ma con questo romanzo, dato il tuo parere, ci farò un pensierino :)

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    1. Vedrai che questo è decisamente molto ma molto meglio😉

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  4. Che bella recensione.. piena di entusiasmo e passione, si vede davvero tanto quando un libro colpisce ;) Attendo il racconto dell'incontro con l'autrice e spero presto di fare la conoscenza di Vani e di Alice :)

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    1. Ciao Choco eh con il secondo volume Alice si è definitivamente conquistata un posto nella libreria degli speciali. Sbrigati non aspettare, Vani ti sorprenderà😉

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  5. Questa sera mamma di Cuore al seguito, mi rapirà Alice Basso? penso proprio di si dopo questa recensione!

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  6. Recensione meravigliosa! Ho avuto modo di apprezzare la penna di Alice con il primo libro e sempre grazie a questo sono diventata una fan di Vani. Posseggo questo romanzo e credo che presto sarà il suo momento! Buon incontro con l'autrice, bacio!

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    1. Grazie mille Anna, sei troppo buona. Se hai apprezzato il primo, adorerai il secondo!

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  7. Ciao Cuore!
    Ma quanto è spassosa Alice? Anch'io ho letto recentemente questa seconda avventura di Vani e l'ho adorata! Ma io adoro Vani a prescindere e per quanto mi riguarda leggerei tutti i libri con lei protagonista anche se raccontassero solo delle sue giornate a scazzottare con i suoi pensieri e a provare, inutilmente, a tenere a freno la lingua. Inutile dire che tifo Berganza ad oltranza (ho fatto pure la rima) e manderei al rogo Riccardo e che ho adorato Irma e Morgana, le Vani grande e piccola e che spero di ritrovare il dolce Ivano nella prossima puntata.
    Bacioni, Stefi

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    1. Ciao Stè! Dopo questa seconda fatica di Alice devo dire che mi associo al tuo pensiero, siamo d'accordo su tutti gli aspetti 😊
      Riccardo lo piglierei a calci nel sedere e Romeo lo sposerei, Morgana e Ivano come nipoti non mi dispiacerebbero affatto!

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    2. Io purtroppo mi identifico con Laura, l' amica di Morgana che è un bel personaggio, ma secondario. Anche io tifo Berganza.ciao da lea

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    3. Ciao Lea! Sempre a questi orari ci troviamo noi eh? Io sto con Erri stasera... perché purtroppo Laura? A me non dispiace affatto è una tenera amica pronta a spronare e appoggiare la compagna d'avventure. Secondaria, ma è anche grazie a lei se Morgana raggiunge il suo scopo ;-), si ha sempre bisogno di un amico che fa crescere l'autostima. Berganza? Adorooo! Baci baci

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    4. Ciao Lea! Sempre a questi orari ci troviamo noi eh? Io sto con Erri stasera... perché purtroppo Laura? A me non dispiace affatto è una tenera amica pronta a spronare e appoggiare la compagna d'avventure. Secondaria, ma è anche grazie a lei se Morgana raggiunge il suo scopo ;-), si ha sempre bisogno di un amico che fa crescere l'autostima. Berganza? Adorooo! Baci baci

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  8. Ciao Francesca!
    Approfitto di questa gustosa recensione per farti un saluto, perché mi sembra una vita che non passo di qui e qui beh, mi sento proprio a casa.
    Quando anch'io entrerò nel mondo di Vani, approfondiremo meglio! E, mi raccomando, non vedo l'ora di leggere del tuo incontro con Alice Basso: sono sicura che resterai folgorata da quella donnina vulcanica (no, non l'ho incontrata, ma la sua intervista da Garzanti è ormai leggendaria su Facebook).
    Uh! E poi voglio sapere tutto di te e Erri: qualcosa mi dice che ti sta tenendo buonissima compagnia.

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    1. Ciao Rosa, immagino tu sia impegnata con lo studio, ma ritieniti libera di passarmi a trovate senza avvisare, quando vuoi e puoi, io ti aspetto sempre.
      Alice è una forza della natura, come Vani del resto, troverai presto il resoconto sul blog.
      Erri... non è sicuramente un libro felice, malinconico direi, una presa di coscienza da parte del protagonista non indifferente. Una storia veritiera che abbraccia una larga cerchia di famiglie allargate. Una compagnia mai fasulla quella di Lorenzo Marone e la verità è sempre apprezzata. Baci

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