giovedì 31 dicembre 2015

Le mie recensioni #33 “Alfredo” di Valentina D’Urbano edito da Longanesi

Titolo: Alfredo / Autore: Valentina D’Urbano / Editore: Longanesi
In libreria: maggio 2015 / Pagine: 236 / Prezzo: 10 €
Sinossi: «In piedi sulle scale c'era una bambina. Avrà avuto la mia età, un caschetto di capelli neri e un po' ispidi. Piangeva a bocca aperta, disperata, le mancavano tutti e due i denti davanti, proprio come a me. La guardai cercando di capire perché piangesse, forse avevano menato anche lei, ma non sembrava messa male... Quella era Beatrice.»
Alla Fortezza – il quartiere senza identità, con l'asfalto riarso dal sole e spaccato dal gelo, e i palazzi dall'intonaco ruvido e sbrecciato – tutti li chiamano «i gemelli». Perché da sempre Beatrice e Alfredo sono inseparabili, come fratelli appunto. O forse qualcosa di più? La loro storia, struggente e tragica, diventerà quasi una leggenda nel quartiere. Ma a narrarla finora è stata soltanto Bea, la metà più forte dei «gemelli», la ragazza cui bastava sentire l'odore di Alfredo sulla maglietta verde che lei stessa gli aveva regalato per sapere che lui ci sarebbe sempre stato. La giovane donna che ha lottato fino alla fine per sentire il rumore, inconfondibile, dei suoi passi. Questa invece è la storia della metà più debole dei «gemelli» e a raccontare l'arrivo alla Fortezza è Alfredo, in prima persona, con la sua voce, le sue fragilità, i suoi piccoli e grandi sogni così difficili da realizzare e così facili da infrangere. Fino all'incontro che gli cambierà la vita: quello con Beatrice.
                                     
Cuor di lettori eccomi presente anche l’ultimo giorno dell’anno, un 2015 bello, intenso…Inizio partendo, per qualche giorno stacco la spina e mentre aspetto che mio figlio torni da un pomeriggio a pattinare sul ghiaccio, (spero tutto intero è na frana), posto l’ultima recensione, tanto sentita. Buona lettura.
                                     
                                                              Il pensiero di Cuore
No, non avete preso un abbaglio, la cover che vedete qui sopra la conoscete già, e quel ragazzo con le spalle curve e gli occhi ombrosi nascosti dietro ad una frangia spettinata è proprio lui, Alfredo.
Alfredo, quello de “Il rumore dei tuoi passi”, il libro che resterà per sempre la mia seconda pelle.
E' un arciere dalla mira infallibile Valentina D’Urbano, con il suo arco e la sua penna ha fatto ancora centro, ha fatto breccia in quel muscolo palpitante che accelera i battiti ogni qualvolta il mio sguardo incrocia quello schivo dei due ragazzi scapestrati ritratti nella cover del suo libro.
E come potevo non lasciarmi nuovamente rapire da questa storia che ho amato sopra ogni altra? Cosa c’è di nuovo? C’è che questa volta è Alfredo la voce narrante e se prima l’abbiamo immaginato sempre un passo dietro a lei, Bea, qui lo troviamo in prima fila a renderci partecipi di una storia, la sua, che non lascia scampo alle lacrime, non risparmia niente e nessuno, ancora sgomenta e incredula e incazzata con il mondo leggendo ciò che il destino ha riservato a questo ragazzo, che vorrei stringere tra le braccia, proteggere e difendere…nemmeno Bea c’è riuscita, quindi io che posso fare? Solo non dimenticare e smettere di pensare che a qualcuno la vita fa davvero questo.
Quando le strade di Alfredo e Bea si incrociano alla Fortezza, quartiere polveroso, disfatto, abitato da belli e dannati senza futuro, sono poco più che bambini, e Alfredo vive di botte e insulti che riceve senza sconti da quel lupo di  un padre sempre ubriaco che si ritrova.
Fortunatamente c’è lei, Bea, un personaggio femminile con gli attributi, gli fa spazio nella sua casa, nella sua famiglia, nel suo letto. Sono come fratello e sorella, li chiamano i gemelli alla Fortezza, sono inseparabili, si adorano ma si picchiano, si mandano a quel paese ma poi si cercano, crescono, si amano.
E’ dura alla Fortezza, si tratta di sopravvivere, è uno stile di vita per gli sfaticati che ci bazzicano e solo se te ne rendi conto in tempo puoi farcela ad uscire dal quel vortice che si insinua nell’anima e ti demolisce.
Non è ammessa fragilità, se sei debole soccombi e il tuo vissuto è il primo colpevole della sorte che è lì in agguato, non riesci a dire di no, non vuoi dirlo, vuoi affondare e stop.
E non c’è sforzo, impegno e fatica che tenga, sei tu l’artefice del tuo destino. E Bea non ci sta a vivere così, vuole cambiare, ce la mette tutta per non lasciarsi trascinare giù, trova un lavoro, si dà da fare lo sprona, lo assiste, ma Alfredo la fiducia nella vita l’ha persa da troppo tempo, non vuole più averci a che a fare.
E così come se n’è andato nell’incipit de “Il rumore dei tuoi passi”, Alfredo se ne va anche questa volta, lasciando una ferita fresca vicino alla vecchia cicatrice…vana la mia speranza in un diverso epilogo.
Non ho esitato a tuffarmi tra le pagine di questa storia che conoscevo già a memoria e la cosa fantastica è stata che questo non ha per niente influito sulla lettura, sulle emozioni, anzi la familiarità ha contribuito a ispessire la pelle, ho vestito di nuovo i panni di Bea, ho vibrato come una corda di violino proprio come allora, quando ho letto Il rumore dei tuoi passi.
Valentina D’Urbano si è riconfermata la mia autrice preferita e indiscussa, non vedo l'ora di iniziare l'anno con Quella vita che ci manca, tornare alla Fortezza e auguravi da lì un 2016 sfavillante, intenso e che lasci nelle vostre vite solo segni positivi.
                                    
                                                                        Batticuore

Dillo con un fiore: Garofano rosa, non ti dimenticherò mai.
"Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo". Virginia Woolf







E' tutto lettori, sono pronta per stappare, partire e iniziare il nuovo anno con tanti pensieri positivi, vi abbraccio forte e ci vediamo qui l'anno venturo!
                                                                        





19 commenti:

  1. Menzione speciale per lui nella mia classifica di fine anno. Bravissima Valentina, più matura nello stile ma forse è anche perché Alfredo mi è sempre stato più simpatico di Beatrice
    Buon anno!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ceci. Ci tenevo tanto a postare questa recensione proprio perché con questa sua fatica Valentina mi ha fatto amare ancora di più Alfredo...che libro meraviglioso...buon anno a te cara :-)

      Elimina
  2. La scrittura di Valentina D'Urbano è celestiale. La storia dei gemelli è una delle mie preferite e mi sogno questa metà di loro. Non vedo l'ora di averlo sul mio scaffale!
    Buone vacanze, Cuore, a rileggerci presto :*

    RispondiElimina
  3. Cuore amica mia ma con questa recensione non posso non leggere Valentina D' Urbano nel 2016! Mi fido del tuo giudizio e lo metto in wishlist!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se leggerai Valentina vai in ordine però: il rumore dei tuoi passi, acquanera, Alfredo, Quella vita che ci manca, che sarà il mio compagno di viaggio!

      Elimina
  4. Non ho mai letto niente della D'urbano ma quest'anno voglio assolutamente rimediare. Penso proprio inizierò con Il rumore dei tuoi passi *__*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Juliette che piacere averti da queste parti! Devi assolutamente rimediare e Il rumore dei tuoi passi è un ottimo inizio.

      Elimina
  5. Non conosco questa autrice, cioè ne ho sentito parlane ma non ho mai letto nulla di suo.. Il modo in cui ne hai parlato mi ha molto incuriosita.. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh cara Chicolate ma cosa aspetti? Tuffati nel mondo crudo e vero di Valentina!

      Elimina
  6. Bellissima recensione! Mi hai fatto rivivere le emozioni che ho provato leggendo il libro. Valentina è una maestra ma devo leggere le sue opere con il contagocce, perché fanno troppo male.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non credo ci sia complimento più bello di quello che tu mi hai appena fatto Alice, grazie.
      Valentina mira dritta al cuore...io ho letto tutto e ora come faccio?

      Elimina
    2. Coraggio, è a buon punto con il suo ultimo romanzo! Qualche settimana va scriveva sulla sua pagina FB di essere alla fine. Stringiamoci per mano e aspettiamo speranzose. :)

      Elimina
  7. Bellissima recensione! Complimenti veri e naturalmente bellissimo il libro ��

    RispondiElimina
  8. Una tale omega speedmaster replica filosofia progettuale va al cuore di ciò che originariamente doveva essere il Seiko Tuna - e questo è uno strumento replica rolex di cronometraggio affidabile, durevole e molto leggibile per i subacquei professionisti. La facilità di leggere panerai replica il quadrante in acque scure o torbide, oltre ad essere in grado di adattarsi al polso sopra una replica iwc muta ne offre sia una grande utilità, sia una grande praticità se si desidera indossare uno rolex replica di questi come l'orologio quotidiano da nessuna parte vicino a uno specchio d'acqua.
    All'interno dell'orologio è presente il rolex replica movimento al quarzo calibro 7C46 di Seiko realizzato in casa che presenta una complicazione giorno / data sul omega replica quadrante oltre al tempo. Mentre Seiko offre di tutto, da Spring Drive alle versioni automatiche del tonno, ho omega replica sempre preferito questo orologio come un pezzo di quarzo di fascia alta. Non sono un po 'chiaro rolex replica per quanto riguarda la struttura generale della custodia, ma credo che la maggior parte orologi replica sia rivestita in titanio con un inserto in ceramica sulla lunetta girevole e possibilmente in ceramica per la replica rolex "cappa" esterna che passa sopra la custodia interna, ciò che dà alla Seiko Prospex Tuna il suo repliche rolex aspetto distintivo.

    RispondiElimina