sabato 23 gennaio 2016

Le mie recensioni #37 "Quella vita che ci manca" di Valentina D'Urbano edito da Longanesi

Venerdì! E io saltello di felicità, mio figlio ha avuto una bellissima pagella, sono orgogliosa di lui, il weekend è sacro dopo una settimana impegnativa e anche se crollo dal sonno, prima di ritirarmi nelle mie stanze, voglio lasciarvi con la recensione di un libro che ho finito da un pò, ma sarà davvero difficile, l'ho così tanto amato che ho paura che le mie parole non gli diano abbastanza valore e ormai chi mi segue lo sa, Valentina con me non sbaglia un colpo.

Titolo: Quella vita che ci manca / Autore: Valentina D'Urbano / Editore: Longanesi
In libreria: ottobre 2014 / Pagine: 336 / Prezzo: 14.90 €
Sinossi: Gennaio 1991. Valentino osserva le piccole nuvole di fiato che muoiono contro i finestrini appannati della vecchia Tipo. L’auto che ha ereditato dal padre, morto anni prima, non è l’unica cosa che gli rimane di lui: c’è anche quell’idea che una vita diversa sia possibile. Ma forse Valentino è troppo uguale al posto in cui vive, la Fortezza, un quartiere occupato in cui perfino la casa ti può essere tolta se ti distrai un attimo. Perciò, non resta che una cosa a cui aggrapparsi: la famiglia.

Valentino è il minore dei quattro fratelli Smeraldo, figli di padri diversi. C’è Anna, che a soli trent’anni non ha ormai più niente da chiedere alla vita. C’è Vadim, con la mente di un dodicenne nel bellissimo corpo di un ventenne. E poi c’è Alan, il maggiore, l’uomo di casa, posseduto da una rabbia tanto feroce quanto lo è l’amore verso la sua famiglia, che deve rimanere unita a ogni costo. Ma il costo potrebbe essere troppo alto per Valentino, perché adesso c’è anche lei, Delia. È più grande di lui, è bellissima – ma te ne accorgi solo al secondo o al terzo sguardo – e, soprattutto, non è della Fortezza. Ed è proprio questo il problema. Perché Valentino nasconde un segreto che non osa confessarle e soprattutto sente che scegliere lei significherebbe tradire la famiglia. Tradire Alan. E Alan non perdona.
Questo è un romanzo sull’amore, spietato come solo quello tra fratelli può essere. Ma è anche un romanzo sull’unico altro amore che possa competere: quello che irrompe come il buio in una stanza piena di luce, quello tra un ragazzo e una ragazza, contro tutto e tutti.

                              
                                                       Il pensiero di Cuore
Quella vita che ci manca è per me un libro di un certo spessore, ha aperto le danze del mio 2016, è stato un ottimo compagno di viaggio, è uno zingaro come me, ha condiviso con la mia famiglia quel piccolo abitacolo chiamato camper. 
L'ho annusato, sfogliato, c'ho pianto sopra e l'ho stretto forte...ne abbiamo fatti di chilometri senza mai alzare lo sguardo sulla strada, perchè noi sapevamo già dove stavamo andando, io la strada la conoscevo bene.
Il confine improvvisato di cianfrusaglie, il bar di avanzi di galera, l'anfiteatro polveroso che di spettacolare ha gran poco se non ragazzini dal destino segnato e i palazzi sgarrupati con gli appartamenti occupati.
Alfredo è morto, Bea ha avuto il coraggio di andarsene, per il resto è rimasto tutto così, immutato.
C'è una cosa che non riesco a spiegarmi...chiunque vorrebbe fuggire dalla Fortezza, anch'io lo giuro, eppure smanio per tornarci, è un marchio a fuoco sulla pelle, brucia la carne e fa male da morire, ma è una dipendenza.
Valentina e la sua capacità di raccontare storie che graffiano i muri, i cuori, anime con le quali struggersi e identificarsi.
Scruto ogni cosa con gli occhi di Delia, arranco, mi svendo, mi accontento, ho paura di ciò che la vita ha in serbo per me, perchè la vita è una grandissima stronza...non sempre però. Capita di fare un incontro che all'apparenza non conta nulla, invece poi ci cambia la vita. 
E ci sono situazioni in cui senti che la sfortuna si è accanita su di te, come la macchina ferma in mezzo alla strada che non vuole proprio saperne di ripartire, e imprechi, non immagini che quel motore in panne ti salverà l'esistenza, sono quelli i momenti in cui la vita ti offre il meglio di sè.
Alan e Valentino, Anna e Vadim, fratelli di sangue, diversi cognomi, Mamma, la stessa per tutti, uniti dalla cattiva sorte come anelli di una catena. 
Alla Fortezza lo stipendio si guadagna con certi lavoretti, onesti  e giusti secondo il codice d'onore personale di Alan che vuole i soldi facili, ne vuole tanti e subito, le regole le detta lui.
Valentino vorrebbe scappare da quel mondo marcio, è un mago dei motori, lui un domani lo vuole davvero, ma non ha la forza di mollare tutto, segue Alan come un'ombra, si guardano le spalle i due fratelli, dentro e fuori dai guai.
Anna e il suo destino che l'ha imprigionata tra quattro mura, lo sa che lei alla Fortezza ci morirà, come Vadim, un ragazzone di diciannove anni con la testa di un bambino di otto, come Mamma, cinquant'anni portati male, logora dal cuore sanguinante, tormentata dal ricordo degli uomini che l'hanno abbandonata e da quei due figli maschi bugiardi, i lavori notturni inventati, la rabbia, le botte, i conti che non tornano e tutto che cade a pezzi.
E in questa storia, come nella vita vera, tutti hanno un destino, se è già scritto non lo so, quello di cui sono certa è che noi ne siamo gli artefici ed è proprio questo che fa la differenza: se sei nato e cresciuto alla Fortezza, solo tu puoi decidere per te stesso, chi resta soccombe lasciando un enorme vuoto, chi se ne va si salva, lanciando un grido di speranza.
Valentina D'Urbano è diretta, ci parla senza mezzi termini, il suo stile e deciso, tagliente, perfetto per le storie che scrive, e stavolta è stato un vero pugno allo stomaco, mi ha messa ko, c'è tutto dentro, amore, disperazione, paura, fratellanza, speranza.
Ho amato questo libro in ogni sua parte, ancora non ha trovato pace nella mia libreria, si aggira da una stanza all'altra della casa, non riesco proprio a separarmene, sento ancora il bisogno di sfogliarlo e rileggerne alcuni passi e una cosa è certa, sono tornata alla Fortezza tante volte, ma senza mai andarmene davvero.
Dopo aver letto tutto di questa autrice, aspetto trepidante la prossima storia.

                                  
                                                                     Batticuore

Dillo con un fiore: Cetonchio dei campi - Cambiamento
"Dopo aver fatto sempre la stessa cosa nello stesso modo per due anni, inizia a guardarla con attenzione. Dopo cinque anni, guardala con sospetto. E dopo dieci anni, gettala via e ricomincia di nuovo tutto." -Alfred Edward Perlman-




                                                                               Buona notte lettori, a presto 
                                                                                  

27 commenti:

  1. Bellissimo. Aspetto il prossimo anch'io! :)

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  2. non ho mai letto nulla di quest'autrice, però da come parli di questo libro, credo sia proprio da leggere!! intanto me lo segno, sperando di poterlo presto inserire tra le prossime letture!!
    complimenti per tuo figlio!!! ;)

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  3. Ciao Cuore :)
    L'ho letto pochi giorni fa anche io: stupendo! E come te ho paura di non rendergli giustizia con la mia recensione che, tra l'altro, non ho ancora scritto.
    Sì, l'ha finito poco fa e non vedo l'ora di rileggerla.

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  4. Mancavo da un po' dalla mia carissima Cuore. Adesso che ho un momento di tregua (quasi finita in realtà, poi dovrò rimettere la testa sui libri) ne approfitto.
    Okay, ho capito, prima o poi dovrò fare la conoscenza di Valentina D'Urbano. Pensa che a casa ho persino un segnalibro con l'immagine di copertina de "Il rumore dei tuoi passi" (mi è uscito con qualche libro acquistato, non ricordo bene quale) ma non mi ha mai attirato finché poi, toh!, l'ho trovato tra le tue recensioni.
    Oh, quasi me ne stavo dimenticando: trovo che il fiore che hai scelto per descrivere questo romanzo sia semplicemente stupendo. Ho un debole per i fiori dai petali blu.

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    1. Mi sei mancata eh, però lo studio viene prima, te lo dice una mamma con un bravo figlio studente :-)
      Dai leggi Valentina, sono curiosa di sapere che ne pensa un'innamorata dei classici come te!

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  5. Questo, per assurdo, è stato il romanzo della D'Urbano che mi ha conquistata meno pur smaniando anch'io di tornare alla Fortezza. L'ho letto in un periodo particolare però e forse pure questo ha influito. Mi accodo all'attesa per il prossimo, ciao!

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    1. A me sono piaciuti tutti e non saprei dire qual'è per me il migliore...sicuramente lo stato d'animo è decisivo con una lettura del genere. Aspettiamo sperando il nuovo libro esca prestissimo!

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  6. I libri migliori sono quelli che una volta finiti torniamo a rileggere, sfogliare, guardare, ricominciare... Bellissima recensione :) non ho letto questo libro, ma prima o poi lo leggo, anche perché ho adorato Il rumore dei tuoi passi...

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    1. Grazie, mi fa piacere ti sia piaciuta...Il rumore dei tuoi passi, per miglior libro 2015...La mia seconda pelle <3

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  7. Io lo so che la D'Urbano è brava, ma i suoi libri riesco a leggerli solo quando mi sento forte e serena, perchè altrimenti mi toccano troppo.
    Un saluto da lea

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    1. Lea, hai ragione, è proprio così...Io la adoro <3

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  8. ormai ogni tua parola è solo un motivo in più per leggere questa autrice che sono certa mi conquisterà! *-* bellissima recensione!! :*

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    1. Grazie <3 mi piacerebbe tantissimo sapere il tuo parere.

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  9. Lo sospettavo ti sarebbe piaciuto, Cuore! Della Urbano non ho ancora letto niente, ma penso sia arrivato il momento di rimediare ;)

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  10. Da come descrivi i libri di Valentina mi fai venire proprio voglia di leggerla! Si percepisce dalle parole che usi che ti ha rapito il cuore... chissá forse rapirá anche il mio! Un bacio!

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    1. Chissà...sarebbe bello poter condividere la passione per quest'autrice

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  11. Da come descrivi i libri di Valentina mi fai venire proprio voglia di leggerla! Si percepisce dalle parole che usi che ti ha rapito il cuore... chissá forse rapirá anche il mio! Un bacio!

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  12. ciao e buon lunedi
    chapeau anche per questa tua recensione , delicata appassionata...
    daniela
    https://infusodiriso.wordpress.com/

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  13. Io ho letto solo Acquanera, ma lo stile di Valentina mi ha conquistata totalmente, non vedo l'ora di leggere gli altri suoi lavori ❤️❤️❤️

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    1. Ti piacerà, è favolosa in tutto ciò che scrive, anche se la Fortezza e Roccachiara sono ambientazioni totalmente diverse, che ospitano trame che non hanno nulla in comune

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  14. Ciaoo cuore.. intanto complimenti per la nuova vesta del blog, è bellissima :) Questa autrice la leggerò presto, te ne sento parlare sempre benissimo e mi incuriosisce molto.. anche se mi incuriosisce ancora di più la tua attuale lettura, non vedo l'ora di saperne di più ;)

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    1. Grazie grazie grazie! Dai leggi Valentina non ti deluderà. Ora sto leggendo Annarita Briganti...mi ha toccata il cuore...

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